ROMA 30 – ROMA, 30 MAG – E' stata confermata in appello l'assoluzione per i due frusinati sotto processo perche' accusati di omicidio volontario premeditato per aver lanciato da un cavalcavia dell'autostrada il masso che nell'agosto 2006 costo' la vita a un calabrese e provoco' il ferimento di tre persone. Dopo un'ora e mezzo di camera di consiglio la prima Corte d'assise d'appello di Roma, presieduta da Mario Lucio D'Andria, ha confermato l'assoluzione per Gregorio Mattia e Agostino Mastrangeli, entrambi di 29 anni, rispettivamente residenti a Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano (Frosinone). I giudici hanno deciso di trasmettere la sentenza al pm di Cassino con riferimento alla posizione di una terza persona. Si tratta di un amico dei due giovani sotto processo che testimonio' di essere in compagnia di Mattia e Mastrangeli quella notte; testimonianza, questa, ritenuta non plausibile gia' per i giudici di primo grado. Era la notte del 12 agosto 2005, quando un masso di 41 chilogrammi fu lanciato da un cavalcavia dell'Autostrada del Sole Roma-Napoli, in localita' Piumarola, nel comune di Villa Santa Lucia, nel Cassinate. Il lancio costo' la vita a Natale Gioffre', operaio calabrese di 46 anni che lavorava a Torino e stava rientrando a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) per trascorrere le ferie. Nella stessa occasione rimasero gravemente feriti anche il figlio 15enne di Gioffre' e altre persone che si schiantarono contro la Golf dove c'erano la vittima e il figlio. Mattia e Mastrangeli furono assolti con formula dubitativa dalla Corte d'assise di Cassino il 21 maggio 2009. Due mesi orsono il sostituto pg Elio Costa chiese alla Corte d'assise d'appello di riformate la sentenza assolutoria di primo grado e condannare all'ergastolo i due frusinati. Oggi e' stato sentito in aula l'amico-testimone, prima della camera di consiglio dalla quale i giudici sono usciti con la conferma della sentenza di assoluzione.</p>