Il Gronchi Rosa, il francobollo della Repubblica italiana più ricercato dai collezionisti, compie 60 anni. Il Gronchi Rosa era stato emesso il 3 aprile del 1961 in occasione del viaggio del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Perù.
Oggi è sempre più raro e il suo valore, per un errore, è grande, tanto da valere “fino ad alcune decine di migliaia di euro” e da essere “ricercatissimo anche in tempi di pandemia”, momento fortunato per il business del collezionismo in cui “il giro d’affari è aumentato considerevolmente”, ha detto all’AdnKronos Giancarlo Martignone, direttore della filatelia di Bolaffi, azienda leader per il collezionismo filatelico dal 1890 specializzata in beni rifugio e da collezione.
La storia del francobollo Gronchi Rosa
Una delle fortune del francobollo Gronchi Rossa è stata quella di “essere emesso il giorno di Pasquetta e ritirato il giorno dopo”, spiega Martignone all’AdnKronos. “Il grafico che lo aveva disegnato per tracciare i confini del Perù utilizzò infatti un vecchio Atlante che non teneva conto della recente annessione del triangolo amazzonico. Ne scaturì una protesta ufficiale del consolato peruviano”.
“Furono pochi i collezionisti ad andare alle poste per acquistare il francobollo prima dell’ordine di ritiro dal mercato – ricorda il direttore della filatelia – Su alcuni milioni di Gronchi Rosa stampati, ne furono distribuiti poco meno di 80mila, compresi quelli apposti negli esemplari di lettere che tuttora si conoscono e sono oggetto di fascino. Dopo il ritiro dal mercato, il valore aumentò immediatamente e tutti gli appassionati del tempo fecero a gara per accaparrarsene un esemplare”.
Il ‘nuovo’ Gronchi grigio
Nel frattempo, il francobollo rosa fu sostituito con un altro (grigio) con i confini corretti. Ed arrivò la seconda fortuna per il mitico Gronchi Rosa, spiega Martignone: “Gli ufficiali postali furono in fretta e furia convocati per ricoprire le lettere, in cui era stato attaccato il francobollo rosa, con uno grigio. Queste buste sono esemplari che oggi valgono tra i 2mila e i 3mila euro”.
Ma ce ne sono che viaggiarono solo ‘in rosa’, spiega il direttore della Filatelia Bolaffi: “Sono le buste più rare. Il loro valore può arrivare ad alcune decine di migliaia di euro. Furono regolarmente timbrate nei luoghi di arrivo. Ce ne sono nel mondo in tutto alcune decine. Una di queste è stata affrancata con la quartina dei Gronchi Rosa. E’ unica”.
