GROSSETO – Hanno hackerato il registro elettronico di classe per cancellarsi le assenze. Una bravata che potrebbe costare cara a 10 liceali di Grosseto, che ora rischiano da 1 a 4 anni di carcere, con pena dimezzata per via della loro minore età. I dieci studenti sono imputati a vario titolo per accesso abusivo ai sistemi informatici, falsità materiale in atti pubblici e danneggiamento di banche dati dello Stato.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia postale, per violare i computer dei professori, gli studenti si sarebbero serviti di un trojan, di quelli utilizzati anche per le intercettazioni. Ad agire sarebbero stati in particolare due degli indagati, molto abili con l’informatica. Grazie al trojan hanno potuto visualizzare le password dei docenti e così accedere al registro elettronico.
Gli altri imputati, tra i quali anche una ragazza, avrebbero chiesto ai due “nerd” di cancellare le assenze non giustificate prima che partisse la segnalazione ai genitori. Qualcuno di loro pare fosse a rischio bocciatura.
E’ stato il preside ad accorgersi dell’intrusione a fine marzo 2019 e quindi a far partire l’indagine. La polizia postale li ha interrogati tutti arrivando a distinguere chi ha hackerato il computer della scuola e chi ha solo usufruito dell’accesso illegale al registro dei professori per il proprio tornaconto.
Fonte: Ansa