MILANO – La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato case a Cortina e Roma, terreni, conti correnti e partecipazioni societarie per 65 milioni di euro riconducibili alla famiglia Marzotto. L’accusa, che interessa tredici persone, è di non aver presentato la dichiarazione dei redditi.
Il sequestro, a scopo preventivo, ed è stato disposto nell’ambito di un’indagine sul gruppo tessile Marzotto.
Secondo quanto riporta il TgCom,
L’indagine della procura, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, ha consentito di svelare in Italia la sede reale dell’amministrazione di una holding finanziaria che, si legge in una nota della guardia di finanza, “sarebbe stata formalmente e consapevolmente costituita in Lussemburgo“.
Dall’indagine sarebbero stati individuati i luoghi in cui venivano assunte le decisioni e impartite le direttive sulla gestione della società di diritto lussemburghese da parte di soci residenti in Italia.
Dall’inchiesta è risultato anche che la holding del Lussemburgo è un “soggetto fiscalmente residente in Italia”, e quindi obbligata a denunciare al fisco italiano una plusvalenza, per il 2007, di 200 milioni di euro. Per questa plusvalenza sarebbe stata evasa un’imposta di oltre 65 milioni.
Sotto inchiesta la vendita di Valentino Fashion Group nel 2007 dalla Icg al fondo Permira. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa
risultano indagati Vittorio, Matteo, Maria Rosaria, Cristiana e Margherita Marzotto, Andrea, Isabella e Rosanna Donà dalle Rose, Barth Zech, Pierre Cladmi, Ferdinando Businaro e Massimo Caputi.
Sono accusati di aver violato l’articolo 5 della legge 74/2000, ovvero non avrebbero pagato le imposte in Italia sulla plusvalenza realizzata dalla vendita delle loro quote del gruppo della moda al fondo Permira.