La notizia si commenta da sola, un operatore di onlus che si occupa di disabilità ha denunciato sui social un episodio di gretta discriminazione.
Un gruppo di ragazzi autistici, una comitiva di 10, è stata cacciata in malo modo da una piazzola di sosta dell’autostrada Adriatica.
L’energumeno che eventualmente lavora o dirige l’autogrill in questione deve esser posseduto da gravi idiosincrasie.
Sbrigativamente, rozzamente, con sgarbo esibito, appena ha visto i ragazzi scendere dai tre pulmini ha intimato agli operatori di prendere il gruppo e levare le tende. Quel posto è riservato alla clientela del market.
Lì per lì, gli operatori sono stati tentati di chiamare la Polizia, così vediamo. Poi via, tutti in auto.
Per fortuna al casello successivo, altro mondo, altra accoglienza: con i sorrisi e i complimenti della gentile direttrice dell’autogrill ai ragazzi e agli operatori.
Il post su Facebook dell’operatore
Questa la testimonianza choc di Emiliano Strada tra gli accompagnatori del gruppo di ragazzi autistici. Le associazione Gaudio e cooperativa Fabula Onlus hanno accompagnato in vacanza i ragazzi, due settimane in Molise prima di tornare a Milano.
Non ci ha detto che non voleva disabili nel suo locale, ma l’atteggiamento era chiarissimo, tant’è che mi ha impedito di entrare nel negozio a fare acquisti.
I tavoli erano tutti vuoti in quel momento e se avevamo fatto un errore perché erano riservati ai clienti bastava che ce lo dicesse in modo educato.
Ma era ovvio che non era quello il problema, perché avremmo comprato volentieri gelati o bibite e lo abbiamo detto subito. Invece si è messo a urlare, ha usato modi sgarbati.
Io gli ho fatto notare che stava facendo un grande errore. È inconcepibile che ancora accadano questi episodi.
Dieci ragazzi autistici che si siedono a mangiare un panino non ti rovinano la clientela.