Guerra in Afghanistan, soldati italiani torneranno a casa dal primo maggio. Quelli Usa a settembre

I soldati italiani impiegati in Afghanistan torneranno a casa dal primo maggio. Dopo l’annuncio del presidente Usa, Joe Biden, della decisione di far ritirare le truppe in Afghanistan entro settembre, anche la Nato infatti ha stabilito il ritorno a casa dei soldati della coalizione. Tra questi ci saranno anche i soldati italiani, che dal primo maggio lasceranno l’Afghanistan, come confermato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Il ritiro dei soldati italiani in Afghanistan da maggio

Il ritiro delle truppe italiane in Afghanistan viene annunciato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Si è appena conclusa una giornata storica per la Nato qui a Bruxelles. Dopo 20 anni di presenza in Afghanistan si è raggiunta una decisione storica: dal primo maggio inizierà il ritiro delle truppe della Nato, e quindi anche quelle italiane, da quel Paese. Dopo vent’anni di presenza Nato in Afghanistan, Italia e tutti gli alleati della Nato, Stati Uniti in primis, hanno deciso di ritirare le proprie truppe. Questo non vuol dire lasciare da solo il popolo afghano che continueremo a sostenere con la cooperazione allo sviluppo, con i progetti che aiutano le scuole, i diritti umani, le imprese, lo sviluppo economico. Ma significa cambiare approccio. E cambiamo approccio decidendo tutti insieme di ritirare i nostri soldati ed è a loro che va il mio grazie. Ai nostri soldati italiani e a tutti i soldati alleati”.

Afghanistan, la guerra di maggio-settembre

Anche il presidente americano Joe Biden annuncia il ritiro delle truppe Usa dal Paese entro l’11 settembre. Data scelta non casualmente. Ma di fatto prolunga la permanenza dei suoi militari di quasi sei mesi rispetto all’accordo preso da Trump che prevedeva la smobilitazione entro maggio. Una decisione che non piace ai talebani, ancora assolutamente presenti e in forze, che diserteranno la conferenza di pace in Turchia. E, soprattutto, annunciano attacchi contro i militari stranieri presenti nel paese dopo la scadenza di maggio. Italiani compresi.

 

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