ROMA – Sono di un animale, e non di un essere umano, le ossa ritrovate nella grotta di Badia Tedalda. Le ossa erano state ritrovate qualche giorno fa di un gruppo escursionisti e per qualche tempo si era pensato che potessero appartenere a Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa da Ca’ Raffello nel maggio del 2014.
Per la sua scomparsa e la sua morte, come ricorda il Resto del Carlino, la Cassazione ha condannato a 25 anni di reclusione padre Gratien Alabi, l’ex parroco del borgo, colpevole di omicidio e distruzione di cadavere.
Ma il cadavere di Guerrina non è mai stato ritrovato.
Racconta il Resto del Carlino:
La famiglia non può ancora piangere sulla sua tomba. Anche questa ennesima (e strana) scoperta a Badia Tedalda, non risolve il giallo.
Il gruppo di escursionisti era stato dentro la grotta della Tabussa a fine maggio, alla ricerca di salamandre in via d’estinzione.
Tra fango e terra, il gruppo aveva scoperto delle ossa, spuntare dalla parete rocciosa. Immediatamente i carabinieri di San Sepolcro e di Arezzo si erano mossi per scoprire l’identità dei resti, che sembravano umani.
Dopo il ritrovamento la relazione dei Ris è netta: le ossa, sulla base di analisi e misurazioni, appartengono a un animale e non a Guerrina Piscaglia. (Fonte: Il Resto del Carlino).