Guerrina Piscaglia scomparsa a Arezzo, sms inguaia il frate Gratien Alabi

Guerina Piscaglia scomparsa a Arezzo, sms inguaia il frate Gratien Alabi
Guerrina Piscaglia scomparsa a Arezzo, sms inguaia il frate Gratien Alabi

 AREZZO – Un messaggio inviato dal cellulare di Guerrina Piscaglia a un religioso, che però la donna scomparsa da Badia Tedalda (Arezzo) non conosceva, complica la posizione di padre Gratien Alabi.

Il frate congolese, indagato per favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio dalla Procura della Repubblica di Arezzo, lo avrebbe inviato, stando a quanto emerge dall’ordinanza che sta alla base del divieto di espatrio in Francia, dal cellulare della donna sbagliando tuttavia numero e spedendolo ad un frate nigeriano che Guerrina non avrebbe mai conosciuto.

Lo stesso sms sarebbe poi arrivato, dieci giorni dopo, alla donna che frequentava la parrocchia di Ca’ Raffaello nel comune di Badia Tedalda (Arezzo), la stessa dove padre Gratien ha svolto il suo servizio pastorale. Sms che invitava a smettere di “parlare male di un uomo di chiesa”.

Da indiscrezioni relative all’ordinanza emergerebbero altri particolari legati all’attività telefonica registrata dal cellulare di Guerrina anche dopo l’1 maggio, giorno della sua scomparsa.

Padre Gratien Alabi intanto è tornato a Perugia presso la sede della congregazione africana a cui appartiene e che lo aveva trasferito in Francia, in attesa che il suo legale Luca Fanfani presenti ricorso al Tribunale del Riesame di Firenze verso l’ordinanza di divieto di espatrio “che riteniamo non corretta e contro la quale – ha detto il legale – ricorreremo nei prossimi giorni. Il silenzio di Padre Gratien? Scontato visto l’andamento dell’inchiesta”.

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