AREZZO – Guerrina Piscaglia, 50 anni, è scomparsa lo scorso 1° maggio e ora le indagini si spostano sul giorno in cui la donna ha fatto perdere le sue tracce. Quel giorno il cellulare della donna è stato agganciato a Sestino, in provincia di Arezzo, proprio nel giorno in cui Padre Gratien Alabi e Mirko Alessandrini, il marito della donna, erano in viaggio da Ca Raffaelo a Sestino per la celebrazione di un funerale.
Le indagini puntano sulla presunta presenza del telefono della donna nell’auto dei due, poiché il cellulare, che peraltro non è stato trovato, venne agganciato proprio dalla stessa cella di Sestino e zone limitrofe come quelli del marito e del frate africano, unico indagato al momento nella vicenda della donna scomparsa.
Il particolare delle utenze telefoniche era già venuto a galla nei mesi scorsi ed era stato affrontato durante l’interrogatorio del marito da parte del pm Marco Dioni, titolare dell’inchiesta insieme alla collega Ersilia Spena. Un particolare che potrebbe risultare determinante per stabilire gli orari ed, eventualmente, confutare le testimonianze con l’ausilio dei tabulati.
La procura attende le risultanze del lavoro dei Ris di Roma che ancora non sono state rese note ufficialmente. Alessandrini, in diretta tv alla trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto‘, ha ammesso di non sapere nulla dell’eventuale presenza del telefono di Guerrina sull’auto del frate e di non averlo sentito squillare e ha ribadito che quel giorno Guerrina si rifiutò di andare con loro perché”doveva stirare i panni in casa”.
Intanto in paese è comparso un cartello che invoca ‘un’altra chiesa’, forse un segno della tensione che si vive nella piccola frazione della montagna aretina per il caso Piscaglia. La famiglia di Guerrina, che risiede a Novafeltria, nel riminese, nutre invece la speranza che la donna possa essere ritrovava sana e salva e che possa festeggiare in famiglia il suo 50esimo compleanno il prossimo 24 ottobre. .