Guidava con la bara al fianco: 'Ho visto la Madonna'

VENEZIA, 18 AGO – ''Ho visto in sogno la Madonna di Monte Berico, quella del Santuario di Vicenza, che mi ha detto: non serve che fai tu, se tu vieni da me e giri mille chiese ti aiuto io''. Ivano De Marchi, 65 anni, il distinto signore che sta girando il Veneto in Merdedes con una bara al fianco, dice di aver ricevuto per il suo pellegrinaggio espresso mandato dalla Vergine, apparsa in sogno, promettendogli di far giustizia di un torto subito. Una cosa terrena che chiama in causa un vecchio dissapore con il sindaco del paese.

''Mi sono sognato di andare da lei, a Monte Berico, e lei mi parlava – prosegue Ivano, meccanico in pensione, gia' presidente di una pista da motocross – cosi' sono andato davvero a Monte Berico, e con la bara, come lei mi ha chiesto: devo fare 1000 chiese per esaudire il sogno, ne ho fatte 120, certo non mi fermo, finisco il giro''. Ecco perche' si vedeva sfrecciare la sua Cabriolet su e giu' per il Nordest: per eseguire il voto Ivano ci sta mettendo tutto se stesso.

La bara e' posta alla sua destra mentre guida, ben legata nel posto del passeggero 'navigatore' con la cintura di sicurezza, spiega. ''La Polstrada? Si' che mi ha fermato – prosegue – ero in una stazione di servizio Pavesi, tra Vicenza e Mestre''. ''Mi hanno chiesto se c'era dentro qualcuno, io ho alzato il coperchio, ovvio che non c'era nessuno – continua a raccontare il piu' famoso automobilista del ferragosto italiano – la bara fuori e' fatta in noce nobile, dentro e' tutta in legno. No, non e' arredata. Con la Polstrada siamo rimasti quasi mezzora, mi hanno fatto l'alcoltest, e' venuto perfetto: zero zero, mica sono bevuto''.

''Uno dei poliziotti – ricorda De Marchi – mi ha detto che in 40 anni di servizio non ha mai visto qualcosa del genere, quindi mi hanno raccomandato di andar piano che non perda la bara per strada, erano proprio delle brave persone, d'altra parte io ero perfettamente in regola''.

Il pellegrinaggio Ivano lo intraprende ogni volta che si sente ispirato, quando dentro di se' sente di doverlo fare. Se la Madonna lo ha prescelto, la causa, pero', e' strettamente terrena. Ha rischiato grosso, De Marchi, quando nel 2005 la sua pista di motocross (''avevamo fatto gli europei, abbiamo fatto Alpe Adria, era una pista nominata a livello internazionale'') e' stata sfrattata dal Comune di Marcon (Venezia), ''perche' sorgeva su una discarica che doveva essere bonificata''.

''Mi hanno detto che dovevano cominciare i lavori, di andar via e che sarei potuto tornare – racconta, prendendosela con l'assessore all'ambiente e il sindaco Pd – invece hanno spianato tutto, hanno distrutto ogni cosa, della pista non e' rimasto niente: vicino, invece, e' rimasto un maneggio, che e' sprofondato di due metri, ma e' sempre li', mi hanno detto che non devo guardare cosa fanno gli altri''.

Adesso il meccanico di Marcon si e' rivolto alla magistratura veneziana ''perche' devono spiegare cosa ci hanno fatto con i sei milioni di euro che sono stati stanziati per i lavori e non si sa dove sono andati''. Quando va in macchina con la bara, aggiunge, ''e' come se portassi con me il sogno che avevo della pista: c'e' la mia pista li' dentro, ma la Madonna ha detto che ci pensa lei''.

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