Guido Bertolaso: “Volevamo far saltare Ponte Sant’Angelo”

Guido Bertolaso: "Volevamo far saltare Ponte Sant'Angelo"
Guido Bertolaso: “Volevamo far saltare Ponte Sant’Angelo”

ROMA – Voleva far saltare Ponte Sant’Angelo, Guido Bertolaso, nel caso la piena del Tevere 2008 avesse assunto forme apocalittiche. Per questo, dice Bertolaso, era tanto stressato all’epoca e, ricorda davanti ai magistrati, ricorreva alle preziose mani delle massaggiatrici del Salaria Sport Village di Roma.

Niente champagne, niente preservativi ma solo un massaggio per rilassarmi“. E’ quanto ha affermato nel corso del processo per gli appalti del G8, Guido Bertolaso imputato per corruzione. L’ex capo delle protezione civile è accusato di avere agevolato l’assegnazione di appalti in favore dell’imprenditore Diego Anemone in cambio, tra l’altro, di prestazioni sessuali presso il Salaria Sport Village.

Nel corso dell’interrogatorio Bertolaso ha però respinto le accuse affermando che quelle del Salaria furono solo sedute di massaggi. “Sono cliente del Salaria da anni dove pagavo l’abbonamento annuale – ha detto rispondendo alle domande di Ilaria Calò e Roberto Felici -. In quel periodo, parliamo del dicembre del 2008, ero in una fase di forte stress per il lavoro e quindi appena avevo un po’ di tempo libero chiamavo, spesso lo stesso Anemone, per fissare appuntamenti per fare dei massaggi in quanto soffrivo di problemi muscolo-scheletrici. Andavo lì e appena cominciava la seduta mi addormentavo e rilassavo”.

Rispondendo sull’incontro avuto il 14 dicembre del 2008 con una donna di nome Monica che secondo l’accusa fu di tipo sessuale, Bertolaso ha ricordato: “In quei giorni ero alle prese con una storica piena del Tevere. La situazione era molto critica al punto che stavamo valutando di minare il ponte di Castel Sant’Angelo in caso le cose fossero precipitate. Appena ebbi la possibilità mi recai al Village dove incontrai questa ragazza Monica: non ci fu nessun incontro sessuale, nessuna bottiglia di champagne. Come sempre pagai la seduta anche se mi invitavano a non farlo al punto che decisi, ad un certo punto, di non recarmi più lì”.

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