ROMA – “Mi hanno messo un coltello alla gola e mi hanno presa a morsi”. E’ il racconto choc della donna di 44 anni stuprata dal branco a Guidonia, nei pressi del casello dell’autostrada A1. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] In due su una Panda rossa l’hanno avvicinata chiedendole indicazioni stradali. Poi altri due si sono aggiunti all’orribile violenza.
Erano asiatici, forse indiani o bengalesi, secondo il racconto della donna e hanno le ore contate. Le indagini della Polizia proseguono incessantemente e si continuano a raccogliere elementi per dar volto ai quattro balordi: verifiche sulla targa di un’auto ripresa dalle telecamere di sorveglianza e sul Dna. Effettuati anche diversi sopralluoghi sotto il cavalcavia nei pressi di Settecamini, teatro della violenza, alla ricerca di tracce lasciate dal branco. La Procura di Tivoli procede per i reati di sequestro di persona e violenza sessuale.
Intervistata da TgCom24, con le dovute cautele per garantire l’anonimato, la donna ha rivelato i dettagli tremendi di quella notte di inferno. Era ferma alla fermata dell’autobus quando l’hanno caricata in macchina. “Mi hanno minacciata di morte – dice – mi hanno messo un coltello alla gola e presa a morsi”.
“Siamo arrivati lì“, prosegue il racconto. Sotto il cavalcavia “c’erano altri due uomini che dormivano quando ci hanno visti sono saliti in macchina. Io continuavo a urlare, ma mi dicevano è inutile che urli perché nessuno ti salva qui e poi mi hanno messo il coltello alla gola».
A turno l’hanno violentata e infine abbandonata in strada. “Ho pensato adesso finalmente posso tornare a casa dal mio cane – ha concluso – È stata un’esperienza bruttissima, vorrei solo dimenticare, ma sarà impossibile. Ora cerco di andare avanti”.