Hacker Regione Lazio, c’è tempo fino a sabato per il riscatto: poi? Cancellano tutte le prenotazioni mediche e il bollo auto?

Hacker Regione Lazio, c’è tempo fino a sabato per il riscatto: poi? Il rischio è che cancellino tutte le prenotazioni mediche e il bollo auto. 

A partire da ieri (mercoledì 4 agosto) si è infatti attivato il conto alla rovescia del malware che ha colpito il database cifrando milioni di dati, non soltanto sanitari.

“Non si esclude che possa essere scattato un timer interno al virus collegato al ransomware che contiene la richiesta di riscatto, come sempre avviene in questo genere di intrusioni informatiche. Gli hacker avrebbero lanciato un ultimatum di 72 ore allo scadere del quale non è ancora chiaro cosa potrebbe accadere“, spiega il Corriere. Il rischio è che venga cancellato tutto. 

Sempre il Corriere aggiunge che “si teme che possano andare perduti per sempre i dati criptati dai criminali, come anche che all’interno del file possano esserci le istruzioni per il pagamento del riscatto”.

Attaccco hacker Regione Lazio, indaga anche l’Fbi statunitense

Ad indagare sull’attacco, alla Polizia Postale si è affiancata l’Fbi statunitense e l‘Europol, il centro europeo per la criminalità informatica.

L”inchiesta è coordinata dal procuratore di Roma Michele Prestipino e dal procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli per i reati di accesso abusivo a sistema informatico, tentata estorsione e danneggiamento ai sistemi informatici. Tutti aggravati dalla finalità di terrorismo.

Il Tempo spiega che l’attacco hacker sarebbe partito circa due mesi fa e parla di “stupore da parte dei tecnici dell’Fbi”. Il giornale romano scrive infatti che i tecnici americani avrebbero scoperto che in questo “lungo tempo, oltre a criptare tutti i dati sottratti gli hacker avrebbero comodamente distrutto ogni back up (non solo quelli sanitari, ma anche quelli sul bollo auto, licenze varie etc…) fatto che sarebbe stato essenziale per rimettere in piedi il sistema, anche di fronte al furto della prima linea dei dati, quelli banalmente on line”.

La Regione Lazio e le altre fonti di informazione non confermano quanto scritto da Il Tempo. Bisognerà quindi aspettare le prossime ore per capire se davvero sarà impossibile rintracciare dati o anche solo una parte di essi. 

Nessun sistema informatico è protetto al cento per cento

Quello che è chiaro è che l’attacco hacker alla Regione Lazio riscoperchia una triste realtà secondo la quale nessun sistema è protetto al cento per cento rispetto alla pirateria informatica. A scriverlo è La Stampa citata da Dagospia. Bisognerà quindi trovare una modalità condivisa per mettere in sicurezza le reti informatiche mondiali, operazione non certo facile.

Anche sul versante della politica interna c’è molta fibrillazione. Specialmente tra le regioni, siano esse governate dalla destra o dalla sinistra.”Fronteggiare a 360 gradi il rischio cybernetico oggi rappresenta una delle priorità per la sicurezza nazionale e locale” . A dirlo è Massimiliano Fedriga, il presidente della Conferenza delle Regioni. Il governatore del Friuli Venezia Giulia chiede uno sforzo congiunto governo-Regioni e investimenti appropriati da inserire anche nel Pnrr.

Anche il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, è intervenuto sulla vicenda. Martedì ha scoltato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Mercoledì è stato sentito invece il direttore generale del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), l’ambasciatrice Elisabetta Belloni, e il vicedirettore, Roberto Baldoni.

“Ci è stata fornita una ricostruzione ampia e circostanziata dell’evento”. Ricostruzione che ha chiaro chiarito “le dinamiche, l’impatto, le possibili conseguenze, e prospettando le misure di contrasto più efficaci da adottare”. A dirlo è il presidente del Copasir, Adolfo Urso di Fratelli d’Italia. “Possiamo dire che anche l’intelligence si è mossa subito per capire come contrastare meglio e nel contempo l’amministrazione sta agendo per ripristinare in efficienza il sistema”.

Regione Lazio, D’Amato rassicura: “Entro 3 giorni riprenderanno prenotazioni vaccini”

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, in prima linea fin da subito in questa brutta vicenda, rassicura: “Entro 3 giorni riprenderanno le prenotazioni dei vaccini e Anagrafe Vaccinale Regionale. A seguire Asur-Anagrafe Sanitaria Unica Regionale, cuore dell’Anagrafe Sanitaria condivisa con le anagrafi locali e aziendali”.

“Poi Fse-Fascicolo Sanitario Elettronico e infine entro metà mese il nuovo sistema Cup per la gestione delle prenotazioni di esami e visite”, ha spiegato.

Amato ha garantito che l’attacco informatico non ha avuto alcuna ripercussione su tutta la rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza e nessun dato sanitario è stato sottratto”. 

 

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