Hai l’Aids? Il dentista non può chiedertelo

Hai l'Aids? Il dentista non può chiedertelo
Hai l’Aids? Il dentista non può chiedertelo

ROMA – Il Garante per la privacy ha stabilito che il medico e gli altri operatori sanitari non possono raccogliere informazioni sulla sieropositività da Hiv in fase di accettazione di ogni paziente, a prescindere dal tipo di intervento o piano terapeutico. Ora i dentisti scendono sul piede di guerra.

La disposizione del garante, Francesco Pizzetti, sottolinea che l’informazione può essere raccolta, previa consenso informato, solo durante il processo di cura e in relazione a specifici interventi clinici. Ciò non toglie che il paziente possa comunque rifiutarsi di fornire l’informazione.

La decisione del garante, nata proprio da un caso riguardante un dentista, si basa sul fatto che non può essere invocata a sostegno della raccolta del dato l’esigenza di attivare specifiche misure di protezione per il personale sanitario in quanto la normativa di settore prevede che le misure di protezione debbano comunque essere attivate nei confronti di ogni singolo assistito, a prescindere dal suo stato di salute.

«L’ordinanza è una grande limitazione per la nostra professione — dice Michele Cerquetti, dentista romano — La privacy in questo caso rischia di creare un danno allo stesso paziente perché la presenza dell’infezione può compromettere, ad esempio, il successo di un percorso terapeutico. E poi basta con queste regole, ne abbiamo già troppe».

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