Haiti, ortopedico scrive agli amici bolognesi: “Siamo vivi, la casa è crollata”

Un messaggio lanciato via internet ha tranquillizzato gli amici bolognesi di un medico haitiano : « Io e mio figlio siamo vivi, ma la nostra casa è crollata. Qui mancano acqua e luce».

Sospiro di sollievo dunque per i conoscenti di Serge Sabalat, l’ ortopedico haitiano che si  era specializzato al Rizzoli di Bologna (e che poi aveva lavorato all’ospedale Infermi di Rimini dal ’94 al ’97) e che da anni era tornato a lavorare a Port-au-Prince.

A rendere noto che il medico è vivo è stato lo stesso ristoratore, Daniele Buldrini, che aveva avvisato la Farnesina per avere informazioni sulla sua sorte. «Io ed altri amici gli avevamo mandato una mail chiedendo di farci avere sue notizie e di rassicurarci – ha spiegato – Da poco ho saputo che Serge si è fatto vivo via internet con una nostra amica. Poche righe per dirci che la situazione là è terribile, che non ha più la sua casa, ma quello che conta è che è vivo».

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