Hollywood, cocaina e tangenti: i titolari avrebbero agevolato l’uso di droga

La cocaina veniva servita ai tavoli, insieme a fiumi di champagne che scorrevano nei privé dei locali tra i più esclusivi di Milano. Più che un’usanza il consumo di droga all’interno della discoteca Hollywood di corso Como e del locale The Club di Largo La Foppa, frequentata da personaggi dello spettacolo e imprenditori, secondo gli investigatori era un vero e proprio ”sistema”, come lo hanno definito gli uomini della Squadra Mobile di Milano.

Tanto che, nel giro di tre anni, lo spaccio e la cessione della ”polvere bianca” nei privé è stato più volte accertato dalla polizia, sia con servizi in borghese sia grazie all’uso di telecamere. Per questo, per la prima volta, il gip di Milano, Giulia Turri, ha firmato l‘arresto dei titolari delle società che gestivano le discoteche: l’ accusa per tutti è di aver agevolato il consumo di droga all’interno dei locali pubblici. I tre imprenditori avrebbero agevolato il consumo di cocaina, che avveniva sia ai tavoli dei privé sia nei bagni delle due discoteche.

In tutto gli ordini di custodia cautelare sono 5, gli indagati 19. La misura cautelare è stata notificata all’alba di oggi a Davide Guglielmini, 49 anni, Alberto Baldaccini, di 37, e Andrea Gallesi, di 42, in qualità di soci delle società Vimar e B&B Company che si occupano della gestione di diversi locali “alla moda” di Milano.

Un secondo filone dell’inchiesta, partita nel maggio 2007 da una costola dell’indagine su Vallettopoli, ha portato invece gli agenti ad accertare anche episodi di corruzione che avrebbero coinvolto sia i gestori dei locali milanesi sia dipendenti della pubblica amministrazione.

Per ottenere ”agevolazioni”, sia sui permessi per l’apertura dei locali sia sui controlli, gli imprenditori del divertimento contattavano componenti della commissione vigilanza del Comune di Milano (ora di competenza della Prefettura) in cambio di favori: con l’accusa di corruzione, concussione e falsita’ materiale sono stati arrestati (ai domiciliari) Aldo Centonsi, 42 anni, dipendente dell’Ufficio Demanio del Comune, e Rodolfo Citterio, componente della commissione di vigilanza nonché presidente del Sindacato italiano dei locali da ballo.

A quest’ultimo l’ordinanza è stata notificata alle 13:30 in stazione centrale al ritorno da una vacanza. Altre 19 persone hanno ricevuto un avviso di garanzia: 9 per il filone dello spaccio di droga nei locali, 10 sono invece dipendenti della pubblica amministrazione, dipendenti del Comune di Milano e della Regione Lombardia, che avrebbero, secondo le accuse, agevolato i gestori con permessi e avvisi di controlli per la sicurezza.

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