Bus turistici a Roma, stop caos torpedoni: stangata per soste al Vaticano

Bus turistici a Roma, stop caos torpedoni: stangata per soste al Vaticano
Bus turistici a Roma, stop caos torpedoni: stangata per soste al Vaticano

ROMA – Bus turistici a Roma: scatta la rivoluzione. Stop al caos torpedoni al Vaticano con sosta più cara man mano che ci si avvicina a San Pietro e un piano più ‘green’. Nella serata di lunedì 25 novembre, infatti,  la giunta capitolina ha approvato una delibera con la nuova regolamentazione “per fronteggiare la congestione nel I e nel XIII municipio”, in particolare sulla direttrice che va dall’Aurelia al Vaticano. 

 “Abbiamo ipotizzato tariffe diverse in funzione dell’area di sosta degli autobus – spiega l’assessore alla Mobilità dei Trasporti Guido Improta – Chi parcheggerà alla stazione Aurelia pagherà meno di chi si fermerà a largo Cardinal Micara che a sua volta pagherà meno di chi sosterà al Terminal Gianicolo. Abbiamo creato nuovi stalli presso le stazioni Termini, Ostiense e Tiburtina con sistemi di videosorveglianza ed abbiamo previsto una riduzione del 20% delle tariffe per chi programmerà la visita a Roma nei mesi di gennaio, febbraio ed agosto per favorire la destagionalizzazione”.    

“Dal punto di vista ambientale – aggiunge – il criterio è quello del chi più inquina più paga: l’ingresso all’anello ferroviario sarà consentito a partire dagli autobus euro 4. Mentre euro 2 e euro 3 con filtro antiparticolato pagheranno una maggiorazione delle tariffe che va dal 15% nel 2014 al 45% nel 2016. Avranno riduzioni di tariffe, tra il 10 e il 20%, gli euro 5 e 6 che dal 2021 saranno gli unici a poter accedere all’ interno dell’anello ferroviario”.    

La regolamentazione è stata condivisa con gli operatori turistici italiani e stranieri e con i Municipi I e XIII di concerto con l’assessorato alla Roma Produttiva.

Dalle stime che abbiamo fatto – annuncia Improta – il nuovo dispositivo produrrà circa due milioni e mezzo di euro di ricavi in più, risorse che verranno destinate per finanziare il piano della ciclabilità approvato dall’amministrazione Alemanno e che non aveva finanziamenti”.

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