ROMA – ''In riferimento alle notizie relative alla sentenza della Cassazione, Sezioni Unite civili, n. 28329 del 22 dicembre 2011, di accoglimento del ricorso di Rai, la stessa Rai precisa in una nota – attraverso i propri legali, Avv. Maurizio Bellacosa e Avv. Maurizio Santori – che la affermazione sulla natura di societa' per azioni di Rai non incide sulla applicabilita' della legge n. 97 del 2001.
Quest'ultima prevede infatti il trasferimento o la messa a disposizione del soggetto rinviato a giudizio per alcuni reati (ivi compreso il peculato) riferendosi non solo ai pubblici impiegati, ma anche ai dipendenti di ''enti a prevalente partecipazione pubblica'', tra i quali va certamente ricompresa la Rai''. Cosi' gli avvocati di Viale Mazzini intervengono sul dibattito aperto dall'ipotesi che la sentenza della Cassazione potesse aprire la strada ad un ritorno di Augusto Minzolini alla direzione del Tg1 in quanto la legge applicata per il suo trasferimento non sarebbe stata idonea.
''D'altronde – proseguono gli avvocati -, la stessa sentenza della Cassazione – richiamando le precedenti pronunce a Sezioni Unite del 2008 e del 2009 sulla assimilabilita' di Rai ad un ente pubblico – riconosce che la Rai e' 'regolata secondo il regime generale delle societa' per azioni', ma, al tempo stesso, e' 'soggetta ad una disciplina particolare per determinati aspetti ed a determinati fini, riguardanti anche la giurisdizione, chiaramente dettata da interessi di natura pubblica'''.