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I non vaccinati non possono entrare in ospedale, il caso Puglia: visite solo col Super Green Pass

di Redazione Blitz |20 Gennaio 2022 8:26

I non vaccinati non possono entrare in ospedale, il caso in Puglia: visite solo col Super Green Pass FOTO ANSA

Il caso in Puglia del divieto di ingresso ai non vaccinati negli ospedali. Alcuni cittadini della provincia di Bari hanno infatti presentato un esposto chiedendo che venga verificato “se le limitazioni segnalate presso alcune strutture ospedaliere della Asl Bari possano eventualmente avere già determinato delle responsabilità penalmente rilevanti”. Il riferimento è alla disposizione adottata da tutti gli ospedali e ambulatori in Puglia secondo la quale per sottoporsi ad esami e visite, non in urgenza, il paziente e l’eventuale accompagnatore devono essere in possesso del Super Green Pass.

I non vaccinati non possono entrare in ospedale

Il provvedimento non riguarda solo le strutture della provincia di Bari, bensì di tutta la regione. La disposizione, infatti, è contenuta dalla circolare regionale 131 del 6 gennaio 2022, come chiarisce l’Asl Bari all’ANSA. L’esposto è stato presentato da alcuni cittadini di Monopoli (Bari) che si sono rivolti all’associazione ‘Colibrì Puglia’. “Stiamo ricevendo in queste ore – spiega l’associazione – delle segnalazioni di utenti di servizi ospedalieri del territorio della Asl Bari che testimoniano alcune gravi ed ingiustificate preclusioni all’accesso alle strutture sanitarie del territorio. Comunicate anche in forma pubblica dai relativi responsabili delle strutture. In particolare, è stato documentato che all’ingresso del presidio ospedaliero di Monopoli, all’ingresso del servizio Cup, nonché all’ingresso dei vari reparti, campeggia un cartello con un avviso rivolto a tutti i pazienti a cui viene chiesto di esibire il super green pass. Tale prescrizione non appare conforme alla normativa vigente”.

E i non vaccinati?

Secondo l’associazione, imporre l’esibizione del certificato verde determina “una inammissibile ed illegittima preclusione dell’accesso ai servizi in danno di tutti i pazienti che non hanno aderito alla campagna vaccinale anti Covid-19 o che non abbiano effettuato la terza dose, ledendo in misura inaccettabile il diritto alla salute”.

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