I papà non rinunciano alla sala parto: solo l'8% resta fuori

ROMA – Guidano la respirazione, tengono la
mano, massaggiano a richiesta e incoraggiano tra una contrazione
e l'altra. Alcuni addirittura, presi dall'emotivita', si
esibiscono in consigli non richiesti mentre altri girano filmini
e immortalano il taglio del cordone ombelicale con il click di
un telefonino. Sono i papa' del XXI secolo, che sfatando i
luoghi comuni che li vogliono paurosi ed imbranati svolgono un
ruolo attivo in sala parto, partecipando a pieno titolo al
travaglio del partner. A certificare quella che sembra essere
diventata una tradizione ci ha pensato l'VIII Rapporto Cedap
sull'evento nascita in Italia, pubblicato dal ministero della
Salute, secondo il quale nel 92,03% dei casi la donna ha accanto
a se' al momento del parto (sono esclusi i cesarei) il padre del
bambino, nel 6,7% un familiare e nell'1,25% un'altra persona di
fiducia. Numeri impensabili rispetto ad un recente passato,
quando il ruolo del padre si fermava ad una nervosa passeggiata
lungo i bui corridoi di un ospedale, con una sigaretta tra le
mani, in attesa di buone notizie. Una presenza cresciuta in modo
verticale proprio negli ultimi anni visto che solo nel 2006 la
percentuale dei padri presenti in sala parto era solo del 60%.
"E pensare che fino al Seicento le donne partorivano in casa,
aiutate dall'ostetrica, che era la donna piu' povera e piu'
anziana del paese, mentre gli uomini consideravano tutto questo
trambusto come una scocciatura e se ne andavano a bere in
osteria", ricorda con ironia il ginecologo del Cristo Re, Giovan
Battista Serra, che pero' continua a mettere dei paletti sul
ruolo del papa'.
"Io dico sempre che bisogna farli entrare solo se sono
tranquilli, considerato che sono estranei alla cultura del
sangue, che invece le donne hanno imparato ad assimilare grazie
alle mestruazioni sin dall'infanzia".
Secondo l'esperto, infatti, la scelta non deve essere
condizionata dal desiderio del partner: "alcuni uomini rimangono
talmente traumatizzate dall'atto in se da soffrire in seguito
anche di problemi sessuali".
Piu' in generale comunque, prosegue Serra, sono molte le
abitudini dei padri che si vanno consolidando in sala parto,
"dai consigli piu' banali, al filmino, che serve a conservare un
ricordo importante ma anche a scaricare la tensione, fino al
rituale molto bello del taglio del cordone ombelicale, gesto
simbolico che sottintende un'assunzione di responsabilita'". E
per finire, conclude il ginecologo, "puo' anche succedere che
scatti un sentimento di invidia dell'uomo nei confronti della
donna: a me e' capitato che mentre le donne avevano le
contrazioni l'uomo aveva coliche addominali. Un modo chiaro per
mettersi al posto della moglie".

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