Ibernazione dopo la morte? A Mirandola la prima agenzia funebre che “gela” i clienti

Ibernazione dopo la morte? A Mirandola la prima agenzia funebre che "gela" i clienti
Ibernazione dopo la morte? A Mirandola la prima agenzia funebre che “gela” i clienti

ROMA – Essere ibernati dopo la morte, ora anche gli italiani potranno farlo. Se fino ad oggi il servizio di criogenia post-mortem era disponibile sono negli Stati Uniti, ora un’agenzia funebre di Mirandola ha stretto un’alleanza con la KrioRus, l’unica società in Europa ad offrire l’ibernazione ai suoi clienti e che si trova in Russia.

Filippo Polistena è il titolare dell’agenzia di pompe funebri che ha contattato la KrioRus, che si avvale della crionica. Questa tecnica consente l’ibernazione del corpo umano dopo il decesso e si tratta di un servizio decisamente costoso. A sceglierlo è spesso chi spera che in futuro sarà possibile trovare una soluzione medica alla morte e si iberna nella speranza, al momento totalmente fantascientifica, di poter risorgere. Polistena, intervistato dalla Gazzetta di Modena, racconta:

“La mia famiglia svolge questa professione da quattro generazioni e fin da quando avevo 10 anni accompagnavo mio padre durante le riesumazioni. E quello che vedevo mi faceva riflettere. Vedere il fisico di una persona ridotto in quel modo mi dava fastidio, non potevo accettare che il corpo si riducesse in quello stato.

Crescendo ho seguito le orme di mio padre e mi sono detto: ‘Se esistono il caldo e il freddo, perché oltre alla cremazione non ci può essere l’ibernazione?’. Quindi una conservazione ‘pulita’ del corpo, senza decomposizione. Io non sono interessato al fatto scientifico, io voglio offrire la massima forma di rispetto possibile a chi sceglie, dopo la morte, di essere ibernato. Niente cimitero, niente cremazione: il defunto riposa in una clinica”.

E così il titolare delle pompe funebri ha proposto ai suoi clienti un’altra via, quella dell’ibernazione:

“Un domani non si sa mai. Vent’anni fa non sapevamo tante cose, basti pensare ai passi da giganti fatti dall’informatica. Ma non è compito mio dire che cosa offrirà la scienza in futuro, io mi occupo solo della cura delle persone defunte.

Tenendo presente che ci deve essere l’autorizzazione della persona in questione, la soluzione ideale è raggiungere la Russia prima del decesso. Si può fare con un normalissimo aereo di linea o, nel caso il paziente sia già molto malato, con un trasporto sanitario specializzato. E poi morire in Russia ed affidarsi direttamente agli scienziati della Kriorus. Altrimenti, se il decesso avviene in Italia, la burocrazia è più complessa. Servono 4 giorni per le autorizzazioni e il costo varia dai 5 ai 7mila euro (ibernazione esclusa)”.

Dall’inizio dell’anno 16 persone lo hanno contattato:

“Sono tre ad aver firmato il contratto, mentre altre due stanno già riposando in Russia. Io? Quando morirò vorrò essere ibernato. Senza ombra di dubbio”.

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