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Incidenti stradali: auto finisce nel fiume Adige, muoiono mamma e figlio. 23enne sbanda durante grandinata

Due incidenti stradali molto gravi. Si tratta di due tragedie provocate da auto finite fuori strada a Natale e un giorno prima della vigilia.

Il primo incidente è accaduto a Rovereto in provincia di Trento: una donna e suo figlio sono morti nell’auto inghiottita dal fiume Adige. Il fatto drammatico è avvenuto la notte del 23 dicembre.

L’auto è stata trovata soltanto la notte dopo. A bordo della vettura sono stati trovati i corpi senza vita dei due persone originarie di Rovereto: una donna di 69 anni, Giovanna Perzolli, e il figlio di 27, Michele Tranquillini.

I Carabinieri ipotizzano una manovra sbagliata da parte della donna, che si trovava al volante.

Testimoni avevano visto l’auto inabissarsi nell’acque dell’Adige, ma solo dopo lunghe e impegnative ricerche compiute dai Vigili del Fuoco, la macchina è stata localizzata e recuperata.

Anche il marito di Giovanna e padre del giovane aveva lanciato l’allarme non vedendo rientrare a casa i due. Il padre, un uomo di 74 anni, e gli altri due figli non hanno potuto fare altro che riconoscere i corpi. 

Sbanda e finisce fuori strada sotto grandinata, morto 23enne

La seconda tragedia della strada è avvenuta nel pomeriggio del giorno di Natale, intorno alle 16.25, lungo via Prato Bovino a Castelnovo Sotto in provincia di Reggio Emilia

A perdere la vita, con la sua auto e a sbandare – sotto una grandinata – per finire prima contro un palo di cemento e poi in un fosso, un giovane di 23 anni.

Lievi ferite, invece, per un 31enne che viaggiava insieme al giovane a bordo del veicolo.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Gattatico, i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco.

Secondo una prima ricostruzione, la Fiat Punto condotta dal 23enne stava percorrendo via Prato Bovino quando, nei pressi del civico 109, ha sbandato.

L’auto è finita prima contro un palo di cemento e poi in fosso a lato della carreggiata.

Un impatto fatale per il giovane morto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate.

La salma del ragazzo è stata posta a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta che verrà aperta per far luce sull’incidente (fonte: Il Gazzettino, Ansa).

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