ROMA – Ville, immobili commerciali e anche un appartamento di lusso a Castel Sant’Angelo. C’era anche questo nel patrimonio immobiliare di Domenico Temperini finito sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta sull’ospedale Idi di Roma. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 6 milioni di euro riconducibili a Domenico Temperini e Padre Franco Decaminada, quest’ultimo incaricato della gestione dell’Idi. I due sono stati arrestati il 4 aprile scorso.
In tutto 35 unità immobiliari tra Roma, Anzio, Zagarolo e L’Aquila: per lo più ville, appartamenti, locali commerciali e box auto. Padre Decaminada, invece, è risultato intestatario di un solo immobile, del valore stimato di circa 300 mila euro.
Ben 34 degli immobili intestati a Temperini, compreso l’appartamento di assoluto pregio di otto vani nei pressi di Castel Sant’Angelo, erano confluiti in due fondi patrimoniali costituiti, rispettivamente, nel 2006 e nel 2009 ed intestati a lui ed alla ex moglie.
Ai due indagati sono, inoltre, state sequestrate somme su numerosi conti correnti, sino ad arrivare ad un valore di oltre 1,5 milioni, utili a colmare la differenza tra il valore dei beni indicati nel provvedimento del giudice e quello relativo alle unità immobiliari oggetto di sequestro.
Il sequestro, disposto dal gip del Tribunale di Roma Antonella Capri, scaturisce dalle indagini del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, in relazione ai reati di appropriazione indebita aggravata e bancarotta fraudolenta, per un ammontare di oltre 14 milioni di euro.
Per la Procura l’appropriazione indebita di tali beni ha contribuito al dissesto finanziario della “Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione”, ente ecclesiastico che da fine marzo è finito in amministrazione straordinaria. All’Ente fanno capo, tra gli altri, oltre l’Idi, l’ospedale San Carlo di Nancy e Villa Paola.