Idrossiclorochina, boom nell'uso Idrossiclorochina, boom nell'uso

Idrossiclorochina, un boom (+4600%) da ricovero: per la scienza è inutile, la gente se la compra da sola

Boom nell’uso in Italia di idrossiclorochina (+4600%), un farmaco che nulla può contro il coronavirus.

Ma che piace a leader globali come Trump e Bolsonaro: il rapporto dell’Aifa segnala il paradosso idrossiclorochina, fenomeno mediatico prima che scientifico.

“La gente se l’è comprata da sola, ma sulla sua inutilità il consenso è unanime”, deve constatare e ammettere a malincuore il dg dell’Agenzia del Farmaco.

Per dire, in America Trump, grande fan dell’anti-malarico, ha finito per dar credito, pur di sollecitarne l’uso, a una pseudo dottoressa che nelle sue diagnosi infila demoni, alieni e streghe.

Una ciarlatana che però spopola sul web e che ovviamente somministra idrossiclorochina a go-go.

Idrossiclorochina e gli altri, il rapporto Aifa

“Tra i farmaci che si utilizzano in Italia per il Covid-19, l’idrossiclorochina e l’azitromicina sono i due che hanno registrato il maggiore incremento di consumi tra il periodo pre e il periodo post Covid.

Un incremento significativo si è osservato anche per l’antivirale anti-HIV darunavir/cobicistat e per lopinavir/ritonavir (anche se non statisticamente significativo).

E per gli inibitori dell’interleuchina 6 (IL-6) tocilizumab e sarilumab”.

Dal 26 maggio non è più rimborsabile dalla mutua

Il documento ricorda come l’Aifa avesse in un primo momento inserito l’idrossiclorochina fra i farmaci rimborsabili dalla mutua.

Il 26 maggio, due mesi fa, l’Aifa ha sospeso l’autorizzazione al suo utilizzo off-label al di fuori degli studi clinici.

L’utilizzo off-label per il Covid-19 di azitromicina non è invece mai stato autorizzato dall’Aifa, né in monoterapia né in associazione a idrossiclorochina o antivirali.

Infine, l’uso di tocilizumab, inizialmente fuori controllo per il ricorso a richieste di uso compassionevole, è stato reso possibile nell’ambito di studi clinici”.

“La gente se l’è comprata da sola, costa poco”

Durante l’emergenza coronavirus, “le persone hanno acquistato da sole l’idrossiclorochina, anche perché ha costi irrisori”.

Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini.

E’ intervenuto alla presentazione del rapporto Aifa sull’uso dei farmaci durante l’epidemia Covid-19 con il contributo dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Agenzia.

“Spero che questo sia accaduto solo nelle prime fasi”, ha aggiunto Magrini.

Nel rapporto si evidenzia che il consumo di idrossiclorochina con la crisi del Covid-19 è aumentato del 4.662%. (fonte Agi)

Gestione cookie