Igor il russo avvistato in Brasile: quel telefono ignorato a lungo per cercarlo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Luglio 2017 - 08:29 OLTRE 6 MESI FA
Igor il russo avvistato in Brasile: quel telefono ignorato a lungo per cercarlo

Igor il russo avvistato in Brasile: quel telefono ignorato a lungo per cercarlo

ROMA – Igor il russo, alias del latitante Norbert Feher, è ancora in fuga dal 1° aprile scorso. L’uomo sarebbe stato avvistato in Brasile e ora la polizia sta valutando la fonte, ritenuta comunque attendibile, ma un nuovo dettaglio scatena polemiche. Gli investigatori erano a conoscenza di un suo numero di telefono, usato in altre occasioni, che è rimasto a lungo attivo dopo l’omicidio e l’inizio della fuga tra Bologna e Ferrara ma non è mai stato controllato. Una chance sprecata di localizzare il pericoloso killer.

Giusi Fasano sul quotidiano Il Corriere della Sera scrive che Igor, chiamato il russo ma nato in Serbia, ha ucciso due persone ed è sparito nel nulla nonostante una serrata caccia all’uomo. Ora una soffiata, ritenuta attendibile, lo vorrebbe arrivato in Brasile:

“E la relazione arriva, in realtà senza troppi dettagli in più. Stavolta si dice in sostanza che un agente è stato inviato in Brasile per approfondire la dritta della fonte confidenziale (da qui si deduce che il Paese del Sudamerica sarebbe, appunto, il Brasile) e che però, proprio quando l’inviato è arrivato laggiù la polizia carioca ha arrestato la fonte. Quindi zero contatti, tutto rinviato. Non sono noti né il luogo in cui si troverebbe Norbert detto Igor, né il tipo di informazioni ottenute fin qui. E per ora non ci sarebbero nuove richieste della Procura per indagare più a fondo sulla pista”.

E intanto le ricerche sarebbero state più rapide se il dettaglio del suo numero di telefono ancora attivo non fosse sfuggito agli inquirenti:

“Per capire serve un passo indietro. A un certo punto della sua carriera criminale di gruppo Igor litiga col capo, Pajdek, quindi si stacca dalla banda che arruola un nuovo componente e durante una rapina (estate 2015, nel Ferrarese) uccide un pensionato. In cella per quell’omicidio, i tre rapinatori a caccia di attenuanti raccontano più della morte del povero pensionato: tirano in ballo vecchi colpi e i due ex complici di Igor fanno il suo nome, lo incastrano.

Fra le altre informazioni gli inquirenti ferraresi mettono agli atti anche il numero di cellulare di quel tizio che per tutti era Igor Vaclavich, nato in Russia il 21/10/76. Viene emessa un’ordinanza per le rapine (autunno 2016). Ai due ex complici viene notificata in cella. A Igor no: è irreperibile. Se fosse catturato e condannato, con i precedenti che ha rimarrebbe in carcere per almeno altri dieci anni. Ma nessuno lo cerca. Zero tentativi per individuarlo, nemmeno i più semplici. E adesso che la sua vita è stata scandagliata palmo a palmo si scopre che quel numero di cellulare dato dai complici è rimasto attivo a lungo dopo l’emissione dell’ordinanza. Bastava metterlo sotto controllo, localizzarlo. E Igor il russo sarebbe stato un detenuto l’1 e l’8 aprile scorsi. Non un assassino”.