Ikea gay friendly: permessi e incentivi anche alle coppie di fatto

Foto Lapresse

ROMA – Le coppie gay che lavorano per Ikea avranno gli stessi diritti delle coppie etero: il colosso svedese infatti ha deciso di estendere permessi, incentivi, e tutela sanitaria (permessi alle famiglie) a tutte le coppie di fatto.

La novità è raccontata da Dario Di Vico su Il Corriere della Sera: Basterà presentare il certificato di famiglia anagrafica (previsto dal Dpr 223 del 1989), rilasciato obbligatoriamente dagli uffici comunali, in seguito a richiesta di annotazione negli appositi registri (articolo 21) da parte dei diretti interessati.

Di conseguenza, prosegue Di Vico, le coppie di fatto saranno trattate come tutte le famiglie: i dipendenti Ikea che convivono more uxorio anche dello stesso sesso potranno ottenere permessi legati a emergenze familiari e lutti del partner, estensione al partner della tutela sanitaria prevista per i dirigenti, congedo matrimoniale, permesso per la nascita di un figlio del partner, buono acquisto di 120 euro riservato a chi si sposa o inizia una convivenza e, infine, estensione al partner dello sconto dipendenti e dell’uso dell’auto aziendale.

La politica aziendale di Ikea è conseguente a ricerche di marketing effettuate dalla società, che dimostrano che una politica discriminatoria è solamente controproducente. Prosegue di Vico: Secondo un’indagine che Ikea aveva condotto tra i dipendenti dei punti vendita di Bologna, Roma e Catania il 14% si era definito un Glbt mentre solo una minoranza (il 12%) dichiarava di lavorare con imbarazzo accanto a un collega dichiaratamente gay o lesbica. L’82% di coloro che avevano risposto al questionario pensava anche che la diversità deve diventare una priorità strategica per l’azienda.

In favore di questa iniziativa è arrivato un’altra indagine: un’altra ricerca realizzata addirittura dalla McKinsey recita che nei grandi Paesi occidentali la caccia ai talenti è l’obiettivo numero uno delle aziende e di conseguenza ogni trattamento discriminatorio riferito al credo religioso, all’etnia e all’orientamento sessuale sia ormai considerato definitivamente out, sconsigliabile.

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