Il figlio di Riina a Padova, la guerra della Lega: mozione in Senato

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 6 MAR – Dopo la decisione del Tribunale di Palermo di autorizzare la sorveglianza speciale di Salvatore Riina, terzogenito del boss Toto' Riina, nella citta' di Padova, il gruppo della Lega Nord al Senato, ha presentato una mozione in cui si impegna il Governo a ''rendere vincolate il parere degli amministratori locali nei casi di trasferimento di esponenti mafiosi e di loro familiari in localita' diverse da quelle di residenza''. Inoltre, nella mozione presentata dal capogruppo Federico Bricolo si chiede la modifica del codice antimafia sulle misure ''al fine di impedire l'esodo e l'insediamento al Nord di esponenti di rilievo della criminalita' organizzata di tipo mafioso e delle loro famiglie''.

''E' una legge – rilevano i senatori della Lega Nord – che non funziona e questo anche alla luce delle dichiarazione del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso''. ''Grasso piu' volte ha denunciato – dice Gianpaolo Vallardi, capogruppo per il Carroccio in commissione antimafia – come la crisi economica che stiamo vivendo favorisce il sistema mafioso perche' le imprese non hanno liquidita' e le banche faticano a prestare denaro ed ecco allora che spuntano i colletti bianchi della mafia pronti a prestare denaro o ad entrare nelle aziende con capitali freschi. Fenomeno che puo' avvenire soprattutto al Nord''. Infine la Lega chiede un'ispezione del ministro della Giustizia al Tribunale di Palermo che ha deciso sul caso di Salvatore Riina.