Il “Gran ballo fascista” della scuola media romana. Cancellato in extremis

ROMA – Il “Gran ballo fascista” della scuola media romana. Cancellato in extremis. Un “gran ballo in epoca fascista”: questo l’evento organizzato dalla scuola media romana “Guido Alessi” nell’ambito del progetto “Ricostruire la storia”, evento che ha suscitato proteste che hanno portato alla revoca dell’iniziativa da parte della preside, che dovrà fare una relazione su quanto avvenuto all’Ufficio scolastico regionale.

La vicenda prende il via con una circolare ufficiale del 13 febbraio pubblicata sul sito della scuola che fissa il ballo per sabato primo aprile, dettando anche una sorta di “dress code”: “abbigliamento dei partecipanti il più possibile fedele al periodo in questione” con “musiche tipiche del ventennio”. Quindi fez, camice nere e tutto il corredo di memorabilia in tema. Il tutto con tanto di buffet.

Ieri mattina la retromarcia: sul sito della scuola è apparsa una nuova circolare con la quale si sospende la realizzazione del ballo con ambientazione d’epoca. Dopo aver spiegato che lo scopo dell’iniziativa “non era quello di rivalutare un’epoca su cui la storia e il popolo italiano hanno già espresso chiaramente la loro indiscutibile condanna”, ma quello di promuovere “un’iniziativa di valore culturale, nell’ambito di un progetto di ricerca storica approvato dal Miur”, si informa che per “evitare fraintendimenti” si sospende il tutto.

L’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, pur confermando di aver effettivamente finanziato il progetto di approfondimento storico dal titolo “Ricostruire la Storia: l’epoca fascista nelle nostre scuole e nei nostri quartieri”, precisa tuttavia, che “il progetto presentato non faceva menzione alcuna di balli a tema”. E per questo l’Ufficio scolastico ha chiesto una relazione alla dirigente dell’istituto coinvolto. Mattia Feltri nella sua rubrica quotidiana su La Stampa restituisce stupore e sgomento di fronte all’incredibile recupero storico che confonde la dittatura con un ballo in società.

Proprio una simpatica iniziativa. Così simpatica che i genitori hanno ricoperto di mail furibonde la scuola, e ieri il ballo è stato cancellato. Siamo stati fraintesi, hanno detto a scuola, volevamo soltanto ricostruire il clima. Un vero peccato: uno studente poteva arrivare vestito da confinato di Ventotene e gli si dava una ripassata di manganello, per aggiungere quel po’ di realismo alla ricostruzione. Un altro magari veniva vestito da ebreo e lo si cacciava a calci: che clima ricostruito splendidamente. Un terzo, toh, si presentava vestito da Giacomo Matteotti e ucciderlo a coltellate no, sarebbe stato uno sgradevole eccesso di zelo, ma lo si poteva almeno lanciare nel Tevere. E poi tutti a mettere olio di ricino nel bicchiere della preside. (Mattia Feltri, La Stampa)

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