Il medico che truffa i pazienti malati di cancro: farmaco "miracoloso", 7mila euro a dose Il medico che truffa i pazienti malati di cancro: farmaco "miracoloso", 7mila euro a dose

Il medico che truffava i pazienti malati di cancro: farmaco “miracoloso”, 7mila euro a dose

Un medico che truffava i pazienti malati di cancro, pazienti malati terminali ai quali vendeva un farmaco “miracoloso”. Condannato a nove anni di reclusione, accusato di concussione per aver raggirato 16 pazienti terminali dai quali si è fatto consegnare in 10 anni circa 2,5 milioni di euro. Il professionista, che fu subito licenziato per motivi disciplinari si è fatto pagare fino 7mila euro per ogni iniezione di un farmaco che diceva “miracoloso”. Dando così ai malati false speranze di guarigione e costringendoli a pagare centinaia di migliaia di euro per prestazioni sanitarie alle quali i pazienti avevano diritto gratuitamente.

La complicità della compagna

Il medico ha agito con la complicità della compagna che gestiva un Caf adibito all’occorrenza abusivamente ad ambulatorio medico. La donna, giudicata assieme al marito, è stata condannata a 5 anni e sei mesi. L’inchiesta partì dalla denuncia dei famigliari di un paziente che ha consegnato al medico 127mila euro in un anno fino ad essere costretto, quando ormai era in fin di vita e senza più soldi, a ripagare le prestazioni sanitarie lavorando come operaio edile nella villa al mare che il medico stava ristrutturando. Al medico è contestato anche di aver truffato l’ospedale perché percepiva una indennità aggiuntiva sullo stipendio di oltre mille euro mensili per non svolgere attività privata, e invece con quei pazienti terminali faceva visite private a pagamento.

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