Terza dose di vaccino anti Covid per Giorgio Parisi. Il Premio Nobel per la Fisica 2021 ha 73 anni. “La terza dose è fondamentale – ha detto all’Ansa – perché riduce ulteriormente la probabilità di prendere la malattia in forma sintomatica e grave”.
Ai vaccini, spiega Parisi, va riconosciuto il merito di “avere fermato la crescita dei casi che c’è stata questa estate a causa della variante Delta e sono stati cruciali per permetterci una vita che sta diventando sempre più normale”.
Nella fase attuale della pandemia, secondo il fisico, bisogna spingere l’acceleratore sui tamponi e proseguire rapidi con la campagna vaccinale, puntando ad aumentare le prime dosi e andando spediti con le terze dosi.
Giorgio Parisi: “Da fine agosto, con vaccini, casi giù del 20%”
Guardando ancora all’estate, Parisi rileva che “da fine agosto alla prima metà di settembre l’aumento delle vaccinazioni ha portato a una riduzione dei casi del 20%. Probabilmente adesso – aggiunge – con la combinazione della riduzione della temperatura, dei rientri in ufficio e della riapertura delle scuole, si è passati a una riduzione dei casi del 10% a settimana: va benissimo, ma siamo sul filo del rasoio perché ci vuole poco a passare da una riduzione del 10% dei casi a un aumento del 10%”.
E’ chiaro, prosegue, che “la popolazione vaccinata non rischia i numeri visti in passato, ma se i casi dovessero aumentare potrebbe essere necessario introdurre altre misure di contenimento. Di conseguenza è molto importante che i casi diminuiscano”.
Per raggiungere questo obiettivo “uno degli strumenti fondamentali è identificare il più velocemente possibile coloro che hanno la malattia, in modo da isolarli immediatamente”. E’ quindi importante “fare un gran numero di controlli e tamponi per tutta la popolazione”.
E’ anche importante farli “il più velocemente possibile, non appena si hanno dei dubbi”, aggiunge riferendosi a sintomi comuni con l’arrivo della stagione fredda, come il raffreddore o il mal di gola.
Giorgio Parisi: tamponi a 5 euro per gli adulti, gratis per bambini
E’ per questo, rileva Parisi, che “bisogna rendere più facile fare i tamponi antigenici”, sul modello di quanto accade in Gran Bretagna, dove la media è di quasi un milione di test al giorno, o in Germania, dove i tamponi sono gratis.
Perciò, “indipendentemente dal problema del Green pass, i tamponi gratuiti ai minori e a prezzo politico, per esempio a 5 euro, per gli adulti, sarebbero fondamentali per fare in modo che ci sia abbastanza controllo: bisogna abbassare le barriere per fare i tamponi”.
Per Parisi “è chiaro che i tamponi non possono sostituire il vaccino, ma è importante utilizzare tutti i mezzi per far scendere il più possibile l’epidemia”. In questa fase ogni piccolo passo in avanti è importante. Per esempio, “ridurre l’infettività del 10% a settimana vuol dire far scendere di cinque volte il numero dei casi in tre mesi: i piccoli cambiamenti sono fondamentali”.