Il tunisino Nasri interrogato a Milano

Due ore d’interrogatorio davanti al gip Guido Salvini per Riad Nasri, il presunto terrorista islamico detenuto a Guantanamo dal 2001 ed estradato lunedì in Italia in seguito a una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla magistratura milanese. Nasri è arrivato a Milano insieme a un altro tunisino: Mohamed Ben Riadh Nasri. Fino all’1,30 circa, Nasri ha risposto alle domande del magistrato alla presenza del pm Elio Ramondini e del difensore, l’avvocato Novellino.

Quest’ultimo ha spiegato che il verbale, su richiesta del pubblico ministero, è stato secretato. Il legale ha dichiarato: «Potrebbero esserci ulteriori interrogatori – ha aggiunto – Il mio assistito mi sembrava stanco, ma lucido e in condizioni fisiche buone». Da quanto si è appreso, nel corso dell’interrogatorio il tunisino avrebbe tra l’altro raccontato di come è stato catturato in Afghanistan e consegnato agli americani per essere trasferito a Guantanamo, dove peraltro sarebbe stato sentito da autorità giudiziarie di altri paesi.

Nasri non ha invece parlato del trattamento ricevuto nella base-prigione americana di Cuba. Anche questi aspetti, che non hanno comunque a che fare con i reati contestati dalla procura di Milano, potrebbero essere approfonditi.

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