TREVISO – “Taci e perdona come Maria Goretti“, un prete, un sacerdote di Treviso ha così risposto ad una bambina, una ragazzina nigeriana che, accompagnata dalla madre, aveva confessato le “attenzioni” del padre. E’ il 2002, quando la ragazzina, allora sedicenne, decide di confessare le “attenzioni” sempre più insistenti del padre alla madre. Lei, la madre, preoccupata e sconvolta, cattolica praticante, decide di chiedere aiuto alla Chiesa locale. Un primo sacerdote ricorre addirittura a pratiche voodoo per scacciare il patrigno dalla bambina. La donna e la figlia si rivolgono allora a un secondo sacerdote. La bambina racconta tutto e quando finisce di parlare il sacerdote dice alla ragazzina di comportasi come una santa, Maria Goretti: “Taci e perdona come Maria Goretti”. “Non la conosci?” continua il sacerdote, allora “cerca informazioni su Internet”. Maria Goretti, santa e martire per la Chiesa cattolica, un simbolo, la bambina vittima di omicidio a seguito di un tentativo di stupro da parte di un vicino di casa ad inizio novecento e che fu canonizzata nel 1950 da papa Pio XII.
Solo oggi la ragazzina ha avuto il coraggio, come racconta la Tribuna di Treviso, di denunciare il patrigno e chiedere giustizia.