X

Il serial killer di Prati ha un volto. Le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza

di Redazione Blitz |19 Novembre 2022 10:52

Il serial killer di Prati ha un volto. Le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza (foto Ansa)

Ha un volto il serial killer delle tre escort di Prati. È stato ripreso dalle telecamere installate nelle case di appuntamenti delle tre vittime.  Inoltre il suo Dna è stato trovato su un citofono, mobili, letti e sui corpi delle tre donne accoltellate. E poi ci sono le conversazioni in chat.

La caccia all’uomo si sta trasformando in una corsa contro il tempo e in un incastro di indizi che man mano prendono consistenza.

La caccia all’uomo

Il passparout per identificare l’uomo che ha massacrato a coltellate Martha Castano Torres, colombiana di 65 anni, e due donne asiatiche, la cui identità deve essere ancora accertata, è dentro una chat presente su una piattaforma per incontri. Si tratta di un sito online utilizzato dalla Castano per fissare i suoi appuntamenti con i clienti. E’ in quei contatti digitali che gli inquirenti sperano di trovare elementi per dare una svolta alle indagini.

Una “firma” di chi ha ucciso per tre volte nell’arco di pochissime ore e in un due luoghi distanti poche centinaia di metri. Una zona forse conosciuta e frequentata dall’uomo. “Mia sorella aspettava un cliente”, ha confermato agli inquirenti la sorella di Martha.

La prima ricostruzione

Secondo quanto accertato il primo omicidio è avvenuto in via Durazzo, nelle primissime ore della mattina di giovedì. Castano è stata uccisa nel corso di un rapporto sessuale con una arma da taglio simile ad uno stiletto.

La donna è stata colpita più volte al torace ed è morta in un lago di sangue riversa sul letto. Dopo essersi allontanato con l’arma dal sottoscala al civico 38, è la ricostruzione degli investigatori, l’assassino ha raggiunto poi via Riboty 28, un percorso di circa 850 metri, circa 10 minuti a piedi molti meno, circa 4, con l’auto o un motorino. Lì l’uomo ha raggiunto una delle due donne cinesi nell’appartamento al primo piano: si è appartato per avere un rapporto sessuale durante il quale l’ha aggredita. Sentendo il trambusto e forse le grida d’aiuto la seconda donna presente nell’abitazione è intervenuta per bloccarlo ma il killer l’ha accoltellata a morte.

In quel frangente l’altra ragazza, completamente nuda, ha tentato una drammatica fuga ma è stata raggiunta sul pianerottolo e colpita. Poi l’assassino, probabilmente ancora sporco di sangue, si è dato alla fuga: un dettaglio questo tutto da chiarire, perché nessuno ha notato un uomo sporco di sangue scappare, eppure era già mattina e la zona è molto frequentata. Ha usato una via di fuga alternativa? Si è nascosto nel palazzo?

Domande a cui gli inquirenti dovranno dare una risposta. Ciò che è altamente probabile invece è che l’assassino ha utilizzato la stessa arma per i tre delitti e ciò potrebbe far suppore un’azione premeditata. Al momento della “lama” utilizzata non c’è traccia: gli investigatori hanno passato al setacciato anche i cassonetti presenti nella zona. Negli uffici della Questura, per tutta la giornata, sono andate avanti le audizioni di testimoni. Sono stati ascoltati i condomini, il portiere di via Riboty che ha scoperto il cadavere sul ballatoio e anche gli operai di una ditta impegnata in un trasloco in quel palazzo proprio nei minuti della tragedia. Al momento, in base a quanto filtra, nessuna delle persone ascoltate avrebbe fornito un identikit dell’aggressore.

Forse dovresti anche sapere che…

Scelti per te