VENEZIA – ''I tagli per il Comune di Venezia si tradurranno in 327 euro in meno per ogni cittadino'': pur rinviando a ''calcoli piu' accurati'' la precisa definizione dell'incidenza della manovra, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha indicato il costo medio dei tagli per la citta' lagunare.
''Gia' quest'anno – ha aggiunto – dovremo restituire al Governo, per il patto di stabilita', 34 milioni e il prossimo anno 85. Sono contributi chiesti ai cittadini, perche' significano soldi da togliere a possibili investimenti per il territorio''. A riguardo, Orsoni ha spiegato che il Comune di Venezia ''ha gia' fatto scelte relative ai servizi sociali, prevedendo alcuni tagli e, nel riassetto che stiamo portando avanti, gli investimenti saranno tagliati il prossimo anno di 11 milioni e, nel 2013, addirittura azzerati''.
''Si cancella l'articolo 5 della Costituzione- ha aggiunto -, quello che prevede i Comuni come enti autonomi, tornando invece alla concezione del Comune come ente dipendente dallo Stato'', Orsoni ha quindi detto: ''credo non si debba abbassare la guardia, perche' e' essenziale mantenere un certo livello di servizi. Il primo obiettivo deve essere quello di battersi forte contro il patto di stabilita', che, pensando in particolare ai miei cittadini, portera' loro a dover rinunciare a parecchio, incidendo pesantemente sulla capacita' di investimento. In secondo luogo, dobbiamo puntare ad un'equa e razionale applicazione del federalismo fiscale, per dare ai Comuni la possibilita'.