Il ticket aumenta di 10 euro, la Toscana dice no

PRATO – L'aumento di 10 euro del ticket sanitario per le visite specialistiche ''e' profondamente ingiusto'' oltre che ''improprio per la tutela stessa della salute''. Per questo la Regione Toscana, come l'Emilia Romagna, gia' ieri ha deciso di prendersi ''una pausa di riflessione di quindici giorni'', quindi ''di non applicarlo da lunedi' prossimo, come previsto dalla manovra, in particolare perche' colpisce le fasce piu' deboli''. Lo ha ribadito oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, parlando con i giornalisti a margine di un convegno della Cna a Prato.

Certo andranno trovate soluzioni alternative, ''di qui alla fine dell'anno perderemo circa 35 milioni di euro, quasi 80 mln nel 2012, pari rispettivamente allo 0,5% e all'1% del bilancio della sanita'''. Rossi non se la sente di anticipare quali potranno essere le alternative (una potrebbe essere quella di applicarlo in base all'eta' dei pazienti e delle patologie): ''cercheremo di intervenire sull'evasione del ticket, che e' molto alta'' prosegue, ma introdurlo per le visite specialistiche ''e' un errore perche' e' la specialistica che consente di fare prevenzione'' e, quindi, di risparmiare.

''Ho parlato ieri con Vasco Errani – ha aggiunto Rossi – e anche con l'Emilia Romagna vedremo cosa e' possibile fare''.

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