X

I venetisti: “Stavolta spariamo”: 24 arresti, tra loro Forconi e Serenissimi

di Warsamé Dini Casali |2 Aprile 2014 14:18

ROMA –  “Questa volta i mezzi sono grossi e sparano davvero”. Così Tiziano Lanza, uno dei 24 venetisti arrestati con l’accusa di terrorismo, racconta a una ragazza in una conversazione del 2013 intercettata dai carabinieri. Mezzi come il trattore carro armato, sequestrato a Padova, per esempio.

E che l’intenzione di fare qualcosa di eclatante ci fosse lo testimoniano proprio quelle intercettazioni riportate dal Corriere della Sera. Sempre Lanza:

«Intanto cominciamo con riprenderci quello che abbiam ripreso con la forza… Ma verranno a prenderci le teste di cuoio com’è accaduto nel ’97… Sì, è vero, potrebbe essere… ma questa volta sono i mezzi molto più grossi e sparano davvero… Volete venire lo stesso? Noi non dichiariamo guerra, ma se voi volete… Il monopolio della violenza ce l’avete solo voi… questa volta non si porteranno via la bandiera calpestata come hanno fatto nel ’97… Non ci manderanno i siciliani a prenderci… (…) Saremo noi che dalla Svizzera o da un’altra capitale europea che ci ospita… in conferenza stampa diremo quello che vogliamo… Ascolteranno anche i veneti… “ma sono veneti armati”… Contro uno stato di merda del genere cosa vuoi fare… c’è da stare solo alla regola del fucile…»

Il trattore carro armato dei “terroristi” veneti: tra loro Forconi e Serenissimi. Il “tanko” sequestrato dai Carabinieri dei Ros vicino Padova ai presunti “terroristi” veneti, il rudimentale carro-armato che doveva servire per una azione eclatante per liberare Venezia, era in realtà un trattore agricolo modificato e riadattato. E’ emerso dalle indagini dei Ros contro un gruppo di secessionisti per l’indipendenza del Veneto. Gli indagati, in particolare, avevano pensato di trasformare un trattore agricolo in una sorta di mezzo corazzato attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri, ma durante le fasi di montaggio c’erano stati problemi di calibratura e di recupero dei pezzi per la sua costruzione.

Ventiquattro gli arresti in corso di esecuzione da parte dei militari dell’Arma in varie regioni, su ordine della magistratura di Brescia. Tra gli arrestati, spicca la presenza del fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta abbandonò poi il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto.

Gravissimi i reati contestati: associazione con finalità di terrorismo, eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Secondo quanto si è appreso, gli arresti e le perquisizioni sono state eseguite tra le province di Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza e Verona e hanno visto impegnati i militari dei vari comandi provinciali dell’Arma.

Tra gli indagati figurerebbero alcune persone vicine al noto gruppo dei Serenissimi, il presidente e la segretaria della Life, l’associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti Forconi dell’8 dicembre scorso. L’epicentro, sempre secondo quanto si è appreso, sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il tanko.

Il trattore sequestrato in un video registrato dai Carabinieri

 

Scelti per te