Ilaria Cucchi, minacce di morte via social. E accusa Lega e un poliziotto

Ilaria Cucchi riceve minacce di morte via social. E accusa Lega e un poliziotto
Ilaria Cucchi, minacce di morte via social. E accusa Lega e un poliziotto (foto Facebook)

ROMA – Ilaria Cucchi minacciata di morte sui social, e se la prende con la Lega e con un rappresentante delle forsze dell’ordine. La sorella di Stefano Cucchi negli ultimi mesi si è spesso scannata tramite social con Matteo Salvini, del quale ha rifiutato recentemente l’invito al Viminale (prima Ilaria pretende le scuse del ministro dell’Interno per quanto detto sul conto del fratello in passato). La questione tra i due si era riaperta dopo le dichiarazioni di Francesco Tedesco, il carabiniere che ha raccontato il presunto pestaggio subito da Stefano Cucchi in caserma dopo il suo arresto.

“Stiamo ricevendo una serie impressionante di insulti, minacce ed auguri di morte da profili di simpatizzanti della Lega, che è partito di governo, e da (mi auguro) sedicenti appartenenti a polizia e carabinieri. Confesso che ho paura, per me, per la mia famiglia e per Fabio (Anselmo, il legale della famiglia Cucchi – ndr) poiché nessuno persegue queste persone ma pare ci si debba preoccupare solo di Casamassima, Rosati e Tedesco. Io e Fabio non sappiamo più cosa pensare”. Lo scrive Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in un post su Facebook, allegando il profilo di una delle persone dalle quali dice di aver ricevuto minacce e che, da quanto si legge, lavorerebbe “presso la Polizia di Stato”.

Ilaria Cucchi ha anche allegato un commento dallo stesso profilo che sarebbe indirizzato a lei: “Spero che ti facciano fare la stessa f…”. Oltre ad una serie di post segnalati da Ilaria Cucchi, ieri è stata recapitata all’abitazione dei genitori di Cucchi a Roma, che era la stessa di Stefano e Ilaria, una lettera anonima scritta a mano con insulti alla sorella del geometra morto. “Dovreste essere voi, e non Salvini, a scusarvi per tutte le persone che suo figlio ha rovinato con la droga. Mi spiace abbia pagato con la vita, ma se l’è cercata”, si legge in un parte del testo della missiva, indirizzata a Giovanni Cucchi, il padre di Stefano.

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