Ilario D’Apollonio sparò e uccise ladro a Roma: riconosciuta legittima difesa, caso archiviato

Ilario D'Apollonio sparò e uccise ladro a Roma: riconosciuta legittima difesa, caso archiviato
Ilario D’Apollonio sparò e uccise ladro a Roma: riconosciuta legittima difesa, caso archiviato

ROMA – Finiscono in archivio le accuse contestate all’anziano che il 29 giugno di quasi 4 anni fa reagì ad un tentativo di rapina in villa a Roma in via Nomentana, e uccise uno dei banditi, il romeno Nicolas Valentin Barbat. Per questo il giudice Gaspare Sturzo ha riconosciuto la legittima difesa e fatto cadere ogni contestazione a Ilario D’Apollonio, 85 anni. L’archiviazione del procedimento era stata sollecitata dalla stessa Procura con il pm Elisabetta Ceniccola. Il gip ha di fatto accolto la ricostruzione degli avvocati Diego Perugini e Sonia Battagliese che hanno assistito sin dall’inizio D’Apollonio e la moglie, la signora Ilaria Ciocchetti.

La sera del 29 giugno 2013 i quattro rapinatori, uno dei quali armato, erano pronti a tutto. La signora Ilaria venne picchiata, legata ed imbavagliata. D’Apollonio dopo aver capito quanto stava avvenendo e per la paura fece fuoco ed uccise Barbat. Nel provvedimento, il pm Ceniccola ha sottolineato come “la condotta omicidiaria sia stata posta in essere da un soggetto in età avanzata nei confronti di un uomo di 35 anni di alta statura e di fisicità robusta al fine di difendere se stesso e sua moglie (impossibilitata a reagire in quanto immobilizzata ed imbavagliata) dalla condotta violenta di più rapinatori travisati di cui almeno uno armato”. Per il pm, dunque, la legittima difesa invocata da D’Apollonio era giustificata dal “pericolo per l’incolumità sua e della moglie”. Gli altri tre banditi furono successivamente catturati e condannati a pena varianti tra cinque anni e quattro mesi e quattro anni di reclusione.

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