TARANTO – Meningite fulminante all’Ilva di Taranto: vittima un operaio del reparto collaudo “zona officine” dello stabilimento siderurgico che ora è in coma irreversibile (morte cerebrale). La notizia ha subito fatto scattare misure eccezionali di prevenzione. Domenica sera è partita una catena di messaggi da parte di colleghi e sindacalisti per mettere in guardia i circa 200 lavoratori del reparto sul rischio contagio.
“Chiunque sia stato a stretto contatto con A. B. – si legge in uno dei messaggi – del reparto collaudo zona officine negli ultimi giorni, è invitato a consultare in via preventiva il proprio medico di famiglia o guardia medica per cura Ciproxin (antibiotico acquistabile in farmacia dietro ricetta medica, ndr).
Vi invito a non sottovalutare eventuali sintomi, perché trattandosi di un virus, potrebbe creare un’epidemia nello stabilimento”.
Lunedì mattina i lavoratori del reparto Mdc sono stati visitati dal medico dello stabilimento che ha fornito loro le informazioni del caso. Allarmante la conclusione del messaggio recapitato ieri e diffuso anche questa mattina.
L’operaio colpito, di 40 anni, è ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Le sue condizioni sono giudicate disperate. Secondo i medici che lo hanno in cura la forma di meningite che lo ha colpito sarebbe comunque non facilmente contagiosa.