Ilva, Procura Taranto ordina spegnimento Altoforno 2: “Non rispettate prescrizioni sulla sicurezza”

TARANTO – La Procura di Taranto ha disposto l’avvio delle procedura di spegnimento dell’Altoforno 2 dell‘impianto ex Ilva di Taranto, che era stato sottoposto a sequestro preventivo dopo l’incidente costato la morte nel 2015 dell’operaio Alessandro Morricella, investito da una colata incandescente. Si tratta di una vera e propria tempesta che si abbatte sull’ex Ilva di Taranto: chiudere l‘Altoforno 2 significa praticamente chiudere la più importante parte produttiva del siderurgico ora passato agli indiani di ArcelorMittal.

La disposizione della Procura è la conseguenza del rigetto del Gup nei giorni scorsi dell’istanza di dissequestro dell’impianto. Il pm ha affidato al custode giudiziario, Barbara Valenzano, la definizione del cronoprogramma per lo spegnimento dell’Afo 2, che è uno dei tre altoforni del siderurgico di Taranto. I tecnici nominati dal Gup hanno accertato che l’azienda non avrebbe applicato tutte le prescrizioni per la messa in sicurezza dell’impianto.

Per l’altoforno 2 dell’ex Ilva di Taranto, ora ArcelorMittal, permangono le “esigenze cautelari”. Lo scrive il sostituto procuratore della Repubblica di Taranto, Antonella De Luca, nel provvedimento notificato oggi pomeriggio dai Carabinieri, con cui si ripristina il sequestro dell’altoforno 2, sequestro senza facoltà d’uso. 

Questo perché, rileva il sostituto De Luca, “alcune delle prescrizioni a suo tempo imposte col provvedimento di restituzione condizionata”, dell’altoforno 2, “del 7.9.15 risultano non attuate o attuate solo in parte, il che non può che condurre ad un rigetto dell’istanza”. “Si dispone – scrive ancora il pm De Luca -, ai fini della compiuta esecuzione del sequestro preventivo del 27.6.15 dell’altoforno 2, l’avvio delle procedure per lo spegnimento del suddetto impianto secondo il cronoprogramma che verrà redatto dal custode”.

Il custode giudiziario Barbara Valenzano è stato incaricato dal sostituto  De Luca di procedere alla “concreta programmazione delle modalità e dei tempi di esecuzione del sequestro preventivo dell’Afo 2, verificandone la relativa attuazione”. 

Intanto, della vicenda ha parlato anche il segretario della Fim Cisl  Marco Bentivogli. Al termine del tavolo al Mise, il sindacalista ha dichiarato che “il ministro Di Maio ci ha rassicurato dicendo che tenterà di intervenire sulla procura per fermare lo spegnimento” dell’Altoforno 2 dell’ex Ilva di Taranto “che avrebbe effetti piuttosto pesanti sulla produzione”.

“Ci sarà un incontro nelle prossime ore perché il problema della nuova Ancelor Mittal rischia di diventare sempre più grande e di tornare indietro rispetto alle soluzioni che si erano trovate precedentemente”, ha aggiunto Bentivogli. 

Fonte: Ansa, Agi

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