TARANTO – Se non saranno dissequestrati gli impianti, l’Ilva chiuderà lo stabilimento di Taranto. E’ scritto nell’istanza Ilva di dissequestro: ”L’ ovvia insostenibilità economico-finanziaria delle condizioni di esercizio condurrebbe inevitabilmente alla definitiva cessazione dell’attività produttiva e alla chiusura del polo produttivo”.
”L’unico modo per far fronte a tale impegno – scrive l’Ilva – consiste nell’attuazione effettiva del decreto di revisione dell’Aia: vale a dire l’attuazione non solo di quella parte delle novellate disposizioni, recante limiti e disposizioni più stringenti di quelle approvate nell’agosto 2011, bensì dell’autorizzazione all’esercizio nel suo pieno (e ovvio) significato giuridico, cui quelle disposizioni sono appunto strumentali”.
Sarà però negativo, secondo indiscrezioni, il parere della Procura della Repubblica di Taranto sull’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva presentata martedì dai legali dell’azienda. Per questo motivo, la decisione sull’istanza di dissequestro non sarà presa dalla Procura ma dal gip del Tribunale, al quale gli stessi pm “gireranno” l’istanza con il parere negativo motivato. Tutto questo dovrebbe avvenire giovedì, la decisione probabilmente in settimana.