ROMA – “Trenta euro al giorno per chi ospita un profugo“. Questa l’ipotesi avanzata da Domenico Manzione, sottosegretario al Ministero dell’Interno, per far fronte all’emergenza migranti e al sovraffollamento dei centri di accoglienza. Una proposta che ha suscitato discussioni tra chi, come il sindaco di Roma Ignazio Marino si è detto favorevole, e il no secco di Lega Nord e Fratelli d’Italia.
Marino ha dichiarato:
“Insieme a Manzione abbiamo immaginato la proposta che oltre all’affido di minori ci possa essere l’affido alle famiglie anche degli adulti, con una partecipazione economica da parte del governo di 30 euro al giorno per l’ospitalità di un migrante adulto nelle nostre città”.
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, è contraria:
“Trenta euro al giorno sono 900 euro al mese. Il doppio di quanto prenda un pensionato minimo, tre volte quanto spetta a un invalido, e più di quanto guadagni la media dei precari italiani. E aggiungo che lo Stato italiano non ti dà 30 euro al giorno per mantenere tuo figlio se è disoccupato e vive ancora in casa con te. Lo Stato italiano, a te, dice che te la devi cavare da solo. La mia proposta è: gli immigrati vengano distribuiti equamente in tutti i 28 Paesi Ue, e la Ue paghi l’accoglienza”.
Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord in Senato, ha parlato di “affronto agli italiani”:
“Una vera e propria presa in giro, io adotterei un italiano in difficoltà. Penso ai disoccupati, agli esodati o ai pensionati con la minima, tutti gli invisibili per il governo dei clandestini”. Per il collega di partito Paolo Arrigoni, “se la strampalata idea uscita dal Viminale fosse vera, dalla Lega sarà rivolta in aula e nelle piazze. Il governo dei clandestini cominci a pensare alle famiglie in difficoltà altrimenti vada a casa”.
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