Immigrati, esodo da Libia: 3480 salvi + 1500 sbarcati. Ma il Nord dice basta

Immigrati, esodo da Libia: 3480 salvi + 1500 sbarcati. Ma il Nord dice basta
Immigrati, esodo da Libia: 3480 salvi + 1500 sbarcati. Ma il Nord dice basta (foto Ansa)

ROMA – 3480 immigrati già salvati. Altri 1500 alla volta delle coste siciliane. Altri 500mila (secondo il Guardian) pronti a partire dalla Libia. Ma i governatori del Nord fanno scudo e non ne vogliono più: da una parte Maroni (Lombardia) minaccia di tagliare i fondi ai sindaci che li accetteranno, dall’altro Zaia (Veneto) che dice basta perché “il Veneto sta per esplodere”.

Gli ultimi arrivi.

Nelle ultime ore sono sbarcati tra Palermo e Trapani oltre 1400 migranti. Nei porti delle due città siciliane sono arrivate le navi tedesche con 860 e 548 persone.

3480 salvati ieri.

Sono stati 3480 i migranti salvati il 6 giugno in 15 differenti operazioni coordinate dalla Guardia Costiera e alle quali hanno partecipato navi italiane e straniere. Le richieste di soccorso sono giunte in mattinata alla centrale operativa della Guardia Costiera tramite telefono satellitare. Le imbarcazioni, 9 barconi e 6 gommoni, si trovavano in un tratto di mare a circa 45 miglia dalle coste libiche.

Guardian: 500mila immigrati pronti a partire dalla Libia.

In Libia ci sono “tra 450.000 e 500.000 migranti” che attendono il momento di prendere il largo su carrette del mare alla volta dell’Europa. E’ quanto rivela il britannico Guardian citando il capitano di vascello Nick Cooke-Priest, comandante della Hms Bulwark, la grande nave d’assalto anfibio della Royal Navy impegnata nell’opera di salvataggio nel Mediterraneo.

Il comandante dell’unita racconta anche, trattenendo a stento l’ira, che molti dei sopravvissuti hanno rivelato che i trafficanti hanno detto loro di rovesciare la barca e a gettarsi in acqua non appena avvistano una nave da guerra, certi cosi’ di esseri salvati. Anche se poi molti non sano nuotare e affogano.

Zaia: “Il Veneto sta per esplodere”.

“Smettiamola con l’ illusione di poter sopportare e gestire un esodo biblico”. A dirlo è il governatore del Veneto Luca Zaia, che intervistato dal Corriere della Sera torna sui flussi di migranti e avverte: “il Veneto è una bomba che sta per scoppiare”. Se si deve trovare un tetto ai migranti? “Fino a quando è possibile farlo. In Veneto abbiamo 514mila immigrati regolari, pari a quasi l’ undici per cento della popolazione. Di questi, 42mila non hanno un lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i più accoglienti. Basta”.

Zaia torna sul sistema delle quote: il nostro sì al piano di ripartizione? “Questo lo dice Alfano, sapendo di mentire. Già durante l’ emergenza della primavera del 2011 fui l’ unico che si rifiutò. E non ho cambiato idea. Infatti in Veneto la gestione venne affidata ai prefetti. Lo scorso 14 luglio alla conferenza delle Regioni abbiamo anche messo nero su bianco il nostro dissenso”. “Eravamo uno contro tutti. Per non bloccare l’ intero provvedimento – spiega Zaia -, obtorto collo abbiamo fatto un patto tra gentiluomini. Ma vedo che il governo e Alfano continuano nella loro azione violenta nei nostri confronti”.

E sottolinea: “l’ ospitalità diffusa – dice il governatore – non è altro che un invito alla dispersione sul territorio. Lo sanno tutti, i migranti per primi. Solo gli ipocriti possono pensare che tendopoli improvvisate o caserme dismesse da trent’ anni e inabitabili per ogni essere umano, possano essere una soluzione idonea”. Le alternative? “Centri di prima accoglienza gestiti in loco dalla comunità internazionale, la stessa che in Libia ha combinato quel casino. Tocca all’ Europa mettere d’ accordo le varie fazioni”.

Maroni: “Taglio i fondi ai Comuni che accoglieranno altri immigrati”.

Riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti: lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, interpellato sui nuovi sbarchi, a margine di un evento alla Scala di Milano. “È un fatto gravissimo – ha risposto Maroni ai cronisti – io domani scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini…”.

“È un fatto gravissimo – ha risposto Maroni ai cronisti – io domani scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini, poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli perché – ha continuato – non devono stare. Ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse”. “Non devono farlo, poi chi lo fa violando la legge, violando le disposizioni che io ho dato, subirà questa conseguenza”, ha aggiunto Maroni. Il governatore lombardo ha poi detto di voler “incontrare Zaia e Toti nei prossimi giorni per prendere iniziative comuni”.

Fassino: “Le minacce di Maroni sono inaccettabili”.

“Non è nei poteri di un presidente di Regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro paese. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi”.

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