Immigrazione: la protesta blocca i lavori al centro di accoglienza di Pisa

PISA – Alcune decine di manifestanti contrari all’allestimento di un centro di accoglienza hanno fatto irruzione nel primo pomeriggio all’interno dell’ex ospedale ortopedico di Calambrone, destinato ad accogliere un centinaio di migranti provenienti da Lampedusa. Tra loro vi sono alcuni cittadini residenti e imprenditori ed esercenti del litorale pisano. I manifestanti hanno chiesto e ottenuto dagli operai che stavano ultimando i lavori di preparazione del centro di sospendere le loro attività e solo quando il cantiere è stato abbandonato gran parte di loro ha deciso di abbandonare la struttura per riprendere il rallentamento del traffico lungo la strada litoranea che collega Livorno a Pisa.

Un gruppo di persone è invece rimasto dentro l’edificio con l’intento di mantenere l”occupazione’, mentre decine di agenti di polizia sono giunti sul posto per sorvegliare che la situazione non diventi ancora piu’ tesa. Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, intorno alle 14 aveva provato a convincere i manifestanti che si trattava di un’accoglienza temporanea: ”Abbiamo avuto assicurazioni – ha spiegato – che il centro rimarrà attivo non più di due mesi e mezzo e dunque se restiamo uniti riusciremo a gestire bene questa situazione”.

Ma i manifestanti non hanno sentito ragioni, accusando il Comune di non avere avuto per Calambrone ”lo stesso riguardo di Coltano, soprattutto a poche settimane dall’avvio della stagione turistica”. Alcuni titolari di aziende balneari e ricettive hanno detto al sindaco di ”avere gia’ ricevuto disdette sulle prenotazioni turistiche”. Momenti di tensione ci sono stati anche tra coloro che partecipavano al presidio e i giornalisti.

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