Immigrazione, Miraglia (Arci): "Diciotto mesi nei Cie? Una vergogna"

– ROMA, 16 GIU – ''Quando questo governo prende
bastonate dalla magistratura, sia quella italiana che
internazionale, anziche' modificare il suo comportamento come
fanno tutti i governanti dei Paesi civili, rilancia pensando
cosi' di farla franca. E' una costante di questo governo e del
ministro Maroni'': e' il commento a caldo all'ANSA di Filippo
Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci, alle decisioni
prese oggi dal Consiglio dei ministri in materia di
immigrazione.
Miraglia spiega che la Corte europea di giustizia si e'
espressa sull'inottemperanza dell'Italia alla direttiva Ue sui
rimpatri, ''che prevede gradualita' per gli stranieri ai quali
e' stata imposta l'espulsione e che non se ne vanno da soli:
prima la possibilita' di rimpatrio volontario, poi la messa in
atto di misure progressivamente piu' coercitive ma non
immediatamente l'espulsione coattiva. L'Italia questa direttiva
non la vuole applicare, ma dopo due anni le norme europee
entrano automaticamente in vigore anche nei Paesi che non le
hanno ratificate, e infatti la magistratura italiana le sta
applicando e la Corte Ue le sta dando ragione. Allora il governo
che fa, cambia la legge, ma non andando nella direzione
auspicata dalla magistratura bensi' nella direzione opposta. Il
fatto e' che mal sopportano il controllo della legge".
Quanto al prolungamento della permanenza nei Cie fino a 18
mesi, per Miraglia e' "una vergogna". "Maroni – incalza –
dovrebbe confessare che da quando hanno aumentato la permanenza
da due a sei mesi le espulsioni sono diminuite. Allora perche'
portarla a 18 mesi? Solo perche' altrimenti non regge l'accordo
fatto con la Tunisia: siccome le espulsione coattive non possono
farle a migliaia tutte insieme, hanno bisogno di tenerli dentro
per diversi mesi per poterne espellerne poco per volta. Da un
lato non vogliono rispettare le direttive europee, dall'altro
non vogliono ammettere che il peggioramento dei diritti degli
immigrati non produce il risultato sperato, cioe' l'aumento
delle espulsioni, percio' aumentano la permanenza nei Cie. E'
una politica indegna di paese civile" conclude Miraglia. .

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