Tra due settimane potrebbero riaprire gli impianti di sci. Dal prossimo 15 febbraio scadono infatti il blocco di apertura e il divieto di spostamento tra Regioni gialle. Le Regioni hanno già rilanciato con una controfferta al governo che prevede una ripartenza in sicurezza con mascherine Ffp2 e uso contingentato delle seggiovie.
Nelle prossime ore il Comitato Tecnico Scientifico dovrà quindi esprimere il suo parere sull’ultimo protocollo presentato dai governatori, poi la decisione spetta al governo. Le proposte delle Regioni recepiscono di fatto le ultime osservazioni fornite il 15 gennaio scorso dal Cts.
Ci sono però alcuni punti critici che difficilmente otterranno il via libera degli scienziati. Ad esempio l’apertura di piste e impianti sciistici anche nelle Regioni arancioni.
Riapertura impianti sci, cosa chiedono le Regioni
Restano ovviamente chiusi, secondo il protocollo presentato, gli impianti delle Regioni rosse mentre ci sarebbe un’apertura contingentata al 50% per gli sciatori amatoriali in tutte le tipologie di impianto delle Regioni in zona arancione e e con l’utilizzo obbligatorio delle mascherine Ffp2 o superiori.
Rispetto al precedente documento è stata aggiunta la previsione di un tetto massimo di skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali, con l’obiettivo di limitare il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci.
Allo stesso modo sarebbe promosso l’acquisto online dei biglietti, per evitare code e assembramenti. Ovunque andrebbe assicurato il distanziamento interpersonale di un metro, che sarebbe applicato anche a nuclei familiari, conviventi e congiunti, ad eccezione dei bambini al di sotto di 1,25 metri di altezza e di particolari necessità.
A garantire l’organizzazione e la gestione dei flussi e l’applicazione delle misure dovrebbero essere i gestori degli impianti di risalita mentre la tutela dell’ordine pubblico e la vigilanza sul rispetto delle misure sarà garantita dalle autorità di Pubblica Sicurezza in raccordo con gli Enti locali.
Impianti di sci, il governo potrebbe prolungare lo stop
E’ probabile che il Cts suggerisca la totale chiusura in zona arancione e al contempo riveda le regole per le Regioni gialle.
Gli esperti hanno già ottenuto cambiamenti, come la programmazione del numero massimo di skipass utilizzabili su base settimanale. In modo da conoscere a priori la quantità delle persone che si troveranno sulle piste ogni giorno.
Poi sono state indicate tutta una serie di regole per la sicurezza negli alberghi. La decisione finale spetterà comunque al governo e non è affatto escluso un prolungamento dello stop.
Anche se ad oggi molte Regioni d’Italia sono tornate in giallo, si teme la ripresa dell’epidemia.