“Con lui non abbiamo avuto contatti”, dicono i parenti dell’imprenditore contagiato. “Sempre attenti”, fanno sapere dall’azienda il cui titolare è risultato positivi al coronavirus.
“Le nostre aziende hanno sempre rispettato tutte le precauzioni e attuato i protocolli, in maniera attenta. Non esiste alcun pericolo a riguardo di ciò. Ci stiamo attivando per dare un ulteriore messaggio di sicurezza e di certezza che non esiste alcun pericolo ulteriore di contagio. Le persone potenzialmente coinvolte sono tutte in isolamento”. L’azienda vicentina di lavorazione dei metalli il cui titolare imprenditore contagiato è risultato positivo al Covid insieme ad altre quattro persone che hanno generato un nuovo focolaio in Veneto, ha spiegato la propria posizione.
L’imprenditore è attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Vicenza. Smentita anche “ogni falsa notizia di coinvolgimento della famiglia al contagio del Covid-19. Nessuno ha avuto contatti con Lino da svariate settimane almeno”.
Ma nel frattempo l’azienda, che ha contato fino ad ora cinque positivi, ha lanciato un appello. Appello perché tutti i presenti ad un ricevimento organizzato da un industriale e dove Lino è andato, vadano a fare il tampone.
Per quanto riguarda la famiglia dell’imprenditore.
Lino a fine giugno ha effettuato due viaggi in Serbia e Bosnia importando il virus da un uomo deceduto mercoledì scorso.
I familiari ricostruiscono l’accaduto, almeno nel suo epilogo: “Lino ha rifiutato il ricovero. Seguendo le procedure sanitarie previste dal protocollo, è stato accompagnato in autoambulanza nella sua abitazione. Con tutte le attenzioni del caso per lui e per il personale sanitario coinvolto. Possiamo garantire che da domenica 28 a mercoledì 1 luglio (giorno del suo ricovero) è rimasto in isolamento presso la sua abitazione”.
“Confermiamo inoltre – aggiunge il comunicato – che durante quei giorni Lino ha avuto contatti con altre tre persone, attualmente in isolamento. Due delle quali hanno già il risultato del tampone fatto, che è negativo. Aspettiamo entro la giornata di lunedì l’ultimo esito del tampone dell’ultima persona che comunque resta in isolamento a domicilio”.
Il racconto della festa di compleanno a Gambellara, invece, viene da Joe Formaggio, consigliere venero di FdI, amico di Lino: “E’ arrivato alla festa, si è seduto, ha mangiato pochissimo, quasi niente. Poi se ne è andato via. Una cosa strana perché in una situazione del genere sarebbe stato il mattatore della serata. Avrebbe preso il microfono e avrebbe fatto le sue battute”.
Una festa all’aperto con servizio al tavolo.
Festa a cui avrebbe preso parte un centinaio di persone, alcune delle quali non invitate direttamente. E questo rende ancor più complicata la ricostruzione della mappa reale dei presenti.
“Lo stesso imprenditore – racconta Formaggio, presente all’evento – non faceva parte degli invitati ma è stato portato all’ultimo momento da un amico”. Il consigliere regionale martedì si sottoporrà al secondo tampone (il primo è stato negativo) ma ostenta fiducia. Anche perché, dice, “è stato molto lontano dall’imprenditore, che ha salutato da lontano”.
Sabato sera, racconta, “non era il Lino solito”, accusando probabilmente già i sintomi del virus. Tutte le persone sedute al tavolo con l’imprenditore “hanno fatto il tampone e sono risultate negative”. Ma la ricerca dei possibili contagiati non può dirsi conclusa.
“Al mattino aveva partecipato ad un funerale – conclude – e poi qualcuno mi ha detto di averlo visto parlare al bar, come nulla fosse”. Senza contare la donna, contagiata anch’essa, con cui l’industriale ha avuto un sicuro contatto. (Fonte Ansa).