Imprenditore in crisi si impicca nel centro benessere appena inaugurato

di Alessio Liverziani*
Pubblicato il 25 Marzo 2010 - 10:58 OLTRE 6 MESI FA

Aquagranda Wellness Park

Si toglie la vita perché indebitato con le banche. Non è la disperata scelta di un operaio senza lavoro ma la tragica storia di un imprenditore di successo. La morte, come diceva Totò, è una livella che accomuna ricchi e poveri. Oggi si potrebbe dire che è la crisi economica ad abbattere le differenze sociali.

Luigi Cusini, 56 anni, originario di Sondrio, uno degli imprenditori edili più conosciuti del nord Italia specializzato in grandi opere pubbliche e private, si è impiccato nel parcheggio della sua ultima opera: l’Aquagranda Wellness Park di Livigno, il centro benessere e termale più grande d’Europa. Un complesso di oltre 20 mila metri quadrati coperti con terme, piscine, oasi benessere e club esclusivi, tutti realizzati con un design avveniristico, inaugurato tre mesi fa ma ancora in fase di stentato decollo.

Alla base di questa tragedia ci sarebbero le difficoltà economiche e la paura di non riuscire più a sostenere le spese per la realizzazione del progetto. Il costo complessivo dell’opera faraonica è stato di circa 16 milioni di euro, per il 70 per cento a carico dei privati e il resto sborsato dal Comune di Livigno, il più ricco della Valtellina perché in territorio extradoganale. Cusini era uno dei soci con la sua ditta di costruzioni, la Cusini Edile, un’impresa che conta circa 120 dipendenti e che ha eseguito importanti interventi anche in occasione dei Mondiali di sci del 2005, oltre a operare in diversi cantieri aperti nelle province di Como e Varese.

Un’azienda di successo insomma, almeno così sembrava. Chi lo conosceva bene sapeva che dietro l’apparenza del manager in carriera si nascondeva un uomo in crisi. «Negli ultimi tempi Luigino mi confidò di essere seriamente preoccupato – racconta un amico – di temere di non riuscire più a tenere a bada le banche per la forte esposizione che aveva comportato la realizzazione di Aquagranda. Temeva di non essere più in grado di pagare gli stipendi agli operai». Sono stati proprio i suoi operai a ritrovare il corpo senza vita.

*Scuola di Giornalismo Luiss