Imu-bis per i Comuni. Stessa base imponibile,vale per tutti gli immobili

ROMA – La chiamavano Imu-bis…E’ dentro al decreto sulle semplificazioni fiscali, fresco di approvazione – (due giorni fa)- alla Camera.

Una nuova imposta sulla casa, una imposta di scopo in mano ai sindaci dei Comuni per finanziare scuole, parchi, strade, parcheggi.

Dura dieci anni invece che 5 come la vecchia versione, quella istituita da Romano Prodi e datata Finanziaria 2007. Inoltre finanzierà il 100% delle opere, non solo il 30% e, scrive Repubblica, “estesa anche alle prime case”.

Come funziona? Come l’Imu per la base imponibile, la rendita catastale (innalzata del 60 per cento dal Salva-Italia), e l’aliquota fino ad un massimo del 5 per mille, riguarda tutti gli immobili. I sindaci avranno altre carte in mano, altri soldi, ma se non li usano dovranno restituire l’imposta.

“Chi ha il coraggio di mettere ora un’altra tassa sulla casa? I cittadini ti fanno allo spiedo!”, ha commentato il sindaco di Vicenza, Achille Variati (Pd). “Non c’è aria buona, proprio no. Le tasse su imprese e famiglie sono alle stelle e il Patto di stabilità strangola i Comuni. Noi abbiamo dovuto cedere le quote dell’autostrada Brescia-Padova per alleggerire il debito e far partire investimenti nei quartieri decisi con i cittadini in assemblee pubbliche e ora dobbiamo spendere questi soldi per via del Patto. Tuttavia è un’imposta mirata che può piacere perché i cittadini possono controllarne l’uso effettivo”.

Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno (Pd) ha spiegato: “Condivido fortemente la linea di responsabilità piena lasciata ai sindaci per rilanciare lo sviluppo dei territori in modo efficiente e trasparente. Se il clima fosse più leggero, la userei. Ma ora è poco praticabile, visti i colpi durissimi già inferti alle famiglie”.

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