Incendiato il portone dell'Iss a Roma, "è un atto dimostrativo": dimostrativo di cosa? Incendiato il portone dell'Iss a Roma, "è un atto dimostrativo": dimostrativo di cosa?

Incendiato il portone dell’Iss a Roma, “è un atto dimostrativo”: dimostrativo di cosa?

Incendiato il portone d’ingresso dell’Iss a Roma domenica sera. Cosparso di liquido infiammabile e poi bruciato, con i responsabili che si sono dati alla fuga. Il portone dell’Istituto Superiore di Sanità danneggiato dalle fiamme e il fumo ha invaso l’atrio dell’istituto. I custodi sono intervenuti e hanno dato l’allarme con alcuni dipendenti che avevano da poco lasciato l’Istituto.

Incendiato il portone dell’Iss, un atto dimostrativo, cioè?

Il portone dell’Iss incendiato potrebbe essere a tutti gli effetti un un atto dimostrativo. Ma per dimostrare cosa precisamente? Prendersela con l’Iss perché c’è il Covid o perché si chiude tutto un’altra volta? L’atto dimostrativo arrivato la sera prima che mezza Italia oggi diventasse zona rossa non può essere un caso. 

Si fatica però a capirne il senso. Quasi stessimo parlando di atti intimidatori rivolti a commercianti che non pagano il pizzo. Che senso ha bruciare il portone dell’Istituto Superiore di Sanità? A cosa serve? Assolutamente a nulla, e l’atto dimostrativo forse serve solo a dimostrare la propria ignoranza e inciviltà, c’è poco da aggiungere.

Le reazioni dopo il portone dato alle fiamme

“Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l’Istituto Superiore di Sanità. A Silvio Brusaferro e a tutte le donne e gli uomini dell’ISS va il mio pieno sostegno e la gratitudine per il lavoro straordinario fatto ogni giorno al servizio del Paese. Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo”. Lo scrive il ministro della Salute Roberto Speranza in un post si Facebook.

“L’Istituto, fin dall’inizio della pandemia, lavora incessantemente per dare il massimo sostegno scientifico alla gestione dell’emergenza nell’unico interesse di tutelare la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità. Continueremo perciò a servire il nostro Paese per superare insieme questa pandemia”. E’ quanto il Presidente dell’Istituto Silvio Brusaferro e il Direttore Generale Andrea Piccioli hanno dichiarato in merito a quello che il ministro ha definito “un attacco intimidatorio” compiuto questa sera contro la sede dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, assieme al direttore Andrea Piccioli, in una comunicazione interna ai dipendenti sull’incendio al portone del palazzo di viale Regina Elena di questa sera, raccomanda di alzare il livello di attenzione. “Oltre ai sistemi di sorveglianza ed allerta già in essere – si legge nella comunicazione – raccomandiamo a tutti massima attenzione e vigilanza” .

 

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